Ho visto Loro 1, come tanti.
Con curiosità, la consueta che ti muove verso ogni film di Paolo Sorrentino.
Sapendo che sarei uscita felicemente nauseata, la cifra della sua poetica: troppo di tutto eppure non riesco a farne a meno. E’ fascino bulimico che a tratti profuma di genio.
Come nell’incipit dedicato alla pecora stecchita dall’aria condizionata. Siamo tutti noi dopo Loro 1, feriti a morte. Siamo noi che spiamo questo mondo che non raggiunge nemmeno la mediocrità e che ci uccide soltanto a guardarlo.
Loro 1 ha tante cose, ma per forza di cose gliene manca una su tutte.
Il film di Sorrentino vale proprio per questa assenza.
Ascoltala qui (seppure io rimanga avvinghiata all’eleganza linguistica, questa volta mi perdonerete nel video una licenza poco poetica):