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EN LOS MARGENES (Juan Diego Botto)
Il dramma sociale degli sfratti in Spagna

Penélope Cruz è diretta dall’attore e regista argentino Juan Diego Botto in una pellicola, presentata nella sezione Orizzonti alla 79 Mostra del Cinema di Venezia, carica di tensione sociale, che espone i limiti dell’amore e della solidarietà. En los márgenes intreccia alcune storie di famiglie che vivono le ore cruciali prima dello sfratto esecutivo. In Spagna ci sono 41.000 sfratti all’anno, più di cento al giorno. Il film indaga l’impatto della crisi economica sulle relazioni di coppia e tra genitori e figli. Perno della resistenza contro l’effetto centrifugo di dissoluzione delle famiglie sono le madri, garanti dell’amore e del benessere dei figli e guide dei mariti. Luis Tosar interpreta Rafael, un avvocato al centro delle vicende narrate, così impegnato ad aiutare le famiglie bisognose che non riesce a vivere una vita normale con la propria compagna incinta e il proprio figliastro. La sua vita affannosa non gli permette di trovare il tempo per la famglia e per la bambina che dovrà nascere: questo è il prezzo che paga per la sua generosità.
Penélope Cruz e Juan Diego Botto interpretanio una coppia, spagnola lei e argentino lui, che – dopo un mutuo andato male – riceve lo sfratto. Mentre lui si arrende al fatto e cerca dei lavori saltuari per tirare avanti, lei combattere ferocemente per difendere la casa e il figlio. A sostenerli un movimento associativo di massa, di persone colpite dalla crisi economica e bancaria, disposto a tutto contro gli esecutori e la polizia, nella convinzione che quello che sta succedendo a quella famiglia possa accadere a tutti.
Gli attori svolgono il loro ruolo con intensità e forza, lo stesso regista è co-protagonista, per dare voce e volto a chi vive ai margini della società, margini che hanno numeri importanti e coinvolgono famiglie e interi quartieri. Una star internazionale come Penélope Cruz non stona nel film, mettendo il suo peso visivo a servizio della causa, senza risultare fuori luogo, imbruttendosi per incarnare una madre affaticata e combattiva, con tutte le sfumature e la forza necessarie.
Sullo sfondo delle trame c’è la carità, l’aiuto fraterno, portato ai limiti del possibile, dove ognuno deve scegliere se girarsi dall’altra parte o lasciarsi coinvolgere dai fatti, abbandonando pregiudizi di censo e di etnia e guardando uomini e donne come tali, esposti alle prorpie fragilità, anche se questo può costare tanto, alle volte tutto, a chi porge la mano per aiutare gli altri.

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Sull'autore

Simone Agnetti

Simone E. Agnetti, Brescia 1979, è Laureato con una tesi sul Cinema di Famiglia all’Università Cattolica di Brescia, è animatore culturale e organizzatore di eventi, collabora con ANCCI e ACEC, promuove iniziative artistiche, storiche, culturali e cinematografiche.