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FUGA DALLA REALTA’
Online il primo numero di Filmcronache per il 2023

Fuga dalla realtà. Abbiamo voluto intitolarlo così il primo numero del 2023 di Filmcronache, sospinti dalla visione di numerosi film che, collocati tra set, palcoscenici e soprattutto multiversi, hanno ribadito la forza percussiva della settima arte e rivitalizzato i suoi fondamenti di sognante illusorietà. Un cinema proiettato nell’immaginario più sconfinato, autoriflessivo e metafilmico, ma, a ben guardare, ancorato, nonostante tutto, alla quotidianità e scaturito da storie di vita ordinarie e non solo straordinarie.

Nel primo intervento saggistico sul tema, chi scrive, in un’ampia panoramica sulle ‘dimensioni parallele’ nel cinema contemporaneo, evidenzia come dalla sorgente originaria identificata in Matrix, arrivando a Doctor Strange nel multiverso della follia e, in particolar modo, ad Everything, Everywhere All at Once, fresco vincitore di sette Oscar (su undici nominations), naturale e artificiale si cambiano ormai continuamente di posto e possibile e impossibile convivono, sul grande schermo, in mille forme, moltiplicandosi all’infinito. Claudio Gotti e Matteo Marino, invece, attraverso l’analisi di film come The Fabelmans, Babylon, One Second, Empire of Light, Last Film Show, Gli orsi non esistono, tracciano la rotta affascinante di un cammino a ritroso, nelle storie e nelle ossessioni di celluloide, percorrendo un viaggio, antico e moderno, sul valore esistenziale e ‘terapeutico’ dell’esperienza cinematografica. Allo stesso modo, nel suo contributo Marina Saraceno parte da titoli recenti come Grazie ragazzi, La stranezza, A letto con Sartre, Anton Čechov per sottolineare come dalla finzione, dietro le quinte e i sipari, alle vicende della vita reale la recitazione costituisca una preziosa fonte di ispirazione per le relazioni umane e la crescita individuale..

A chiudere questo numero di Filmcronache la consueta ricognizione di Anna Pasetti sulla Berlinale, un’edizione scandita da opere profondamente connesse ai grandi temi dell’esistenza e vinta da Sur l’Adamant di Nicolas Philibert, e gli echi del Torino Film Festival, con i suoi racconti di gioventù tenaci e irrequieti e la vittoria, sotto la Mole, di Palm Trees and Power Lines della statunitense Jamie Dack. Buona lettura.

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Sull'autore

Paolo Perrone

Giornalista professionista, critico cinematografico, curatore di rassegne e consulente alla programmazione, è direttore responsabile della rivista Filmcronache e autore di numerosi saggi sul cinema. Per Le Mani ha scritto Quando il cinema dà i numeri. Dal mathematics movie all'ossessione numerologica.