Fare i conti con la crisi può essere un film horror. Lo sanno bene i gestori del Cinema Galliera alla Bolognina, che hanno spento il proiettore il 23 febbraio scorso causa Covid. Ma quello che per tutti è uno stop forzato dell’attività, per loro è diventato l’occasione di ristrutturazione e di rilancio della piccola sala che conta 293 posti sotto la chiesa del Sacro Cuore di Gesù. Lavori che avrebbero dovuto affrontare con più calma nei prossimi anni ma che hanno anticipato per riaprire al meglio quando sarà possibile, forse in febbraio. A inizio dicembre, dunque, hanno lanciato una campagna di crowdfunding con risultati sorprendenti: l’obiettivo era raggiungere 5 mila euro, centrato subito. Allora hanno alzato l’asticella a 10 mila. Ed è andata molto bene perché la sala è assai amata sia dagli abitanti del quartiere che dagli appassionati di film d’essai, pellicole indipendenti e documentari.
Continua a leggere l’articolo di Sabrina Comonchia su Repubblica-Bologna del 8/1/21