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KUBO E LA SPADA MAGICA (Travis Knight)
Alla scoperta del Padre

padre kubo samurai

Giappone, durante l’epoca Edo: Kubo è un bambino che vive in un piccolo villaggio a picco sul mare ed è specializzato nel raccontare storie fantastiche alla gente del posto. Quando però evoca accidentalmente un antico spirito in cerca di secolare vendetta, è costretto a fuggire e si unisce a Monkey e Beetle per salvare la propria famiglia e svelare il mistero della morte del Padre, il grande samurai. Con il suo magico strumento, lo shamisen, dovrà combattere contro dèi e mostri.

Girato con la tecnica della stop-motion – di cui la casa di produzione “Laika” è attualmente una delle più importanti utilizzatrici a livello mondiale dopo aver collaborato con Tim Burton ne La sposa cadavere e prodotto Coraline la porta magica, poi candidato agli Oscar -, Kubo e la spada magica è un film destinato principalmente ai bambini dagli otto anni in su, ma la cui visione potrà soddisfare anche persone più grandi. Epico e avventuroso, fantastico e divertente, Kubo è un film costruito su un percorso esistenziale dal quale emerge il valore della Memoria (e della Tradizione) e la necessità del Perdono. Un classico film per famiglie da cui emergono pregi e difetti.

Se infatti alcuni aspetti sono senza dubbio centrati e seducenti, come la felice ambientazione nel Giappone medievale, l’elaborazione tecnica e alcune sequenze visivamente attraenti e di grande impatto spettacolare (ad esempio quella in cui Kubo è costretto ad affrontare degli esseri dai grandi occhi che risiedono sotto la superficie del mare e che sono a guardia di un pezzo importante dell’armatura da recuperare), altri invece denunciano una fragilità che in parte nuoce al risultato finale del film. Primo fra questi è l’aspetto narrativo, la cui struttura risente molto (forse troppo) dell’ibridazione con quella tipica dei videogames (il giovane protagonista deve infatti prima trovare tre armi per ultimare la propria mission), al punto che l’affabulazione ne rimane condizionata fino a diventare scontata e prevedibile.

 

durata: 103′

USA, 2017

 

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Sull'autore

Francesco Crispino

Francesco Crispino è docente di cinema, film-maker e scrittore. Tra le sue opere i documentari Linee d'ombra (2007) e Quadri espansi (2013), il saggio Alle origini di Gomorra (2010) e il romanzo La peggio gioventù (2016).