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LA BELLA E LA BESTIA… a teatro

LA BELLA E LA BESTIA

In scena un appendiabiti con un giaccone e un semplice drappo bianco ma è come se si riuscisse ad immaginare tutto il resto. È sufficiente il titolo a far emergere nella memoria di ognuno la celebre storia de La Bella e la Bestia che negli anni ha avuto innumerevoli elaborazioni. La versione prodotta da Walt Disney in cartone animato rimane, con molta probabilità, tra le più conosciute e oggi, nel 2017, rivive grazie allo splendido e impeccabile live-action con protagonista Emma Watson.

Pare che quando il cinema regali tutto ad una storia che racconta di magia e oggetti animati grazie ai preziosissimi effetti speciali, il teatro possa far ben poco per essere altrettanto in grado di stupire. Accade esattamente il contrario quando salgono sul palco Andrea Lugli e Liliana Letterese. La Bella e la Bestia è uno spettacolo creato nel 2004, e conta quasi 800 repliche in tutta Europa e, nonostante questo, viene sempre portato in scena con una maggior professionalità e precisione tale da creare nel giovane pubblico un rapimento magico. Voce e corpo sono la vera forza evocativa dello spettacolo. Emerge da subito la ricerca che la compagnia ha compiuto per costruire uno spettacolo che racchiude diverse versioni del celebre racconto. La Bella e la Bestia è molto più che una storia d’amore a lieto fine e la regia di Roberto Anglisani (anche regista de Il paese senza parole) esprime il tema più fitto della fiaba: la diversità. I due personaggi sono molto diversi tra loro ma riescono a trovare un “noi” accettando le difficoltà e le debolezze dell’altro. La Bestia è un uomo che ha perso sé stesso e l’interpretazione di Andrea Lugli è così credibile che ognuno in sala riesce ad entrare in empatia con il mostro che cerca una via d’uscita. Al risveglio della Bestia risuona forte “La cura” di Battiato che proietta lo spettatore dalla semplice fiaba alla vita reale.

Anche se il cinema supera ogni confine dell’immaginazione grazie agli effetti speciali e ai montaggi superlativi, il teatro, come in questo spettacolo, può regalare quella sensazione che i personaggi in scena rappresentino noi stessi, perché grazie alla vicinanza fisica possiamo sentirli respirare e li vediamo sudare. In Bella e nella Bestia ci sono le fatiche di due attori che riescono a lasciare a bocca aperta una platea di bambini solo grazie all’uso della propria voce e del proprio corpo, e che un posto più in la qualche insegnante o genitore, (…o programmatore), si commuova ancora nonostante la storia viva da decenni, non vi siano costumi e il finale sia scontato.

La Bella e la Bestia va ben oltre il teatro ragazzi. Lo spettacolo è adatto ad essere presentato ai più piccoli (a partire da 6 anni) in versione scolastica e pomeridiana per le famiglie con la possibilità di dialogare con gli artisti che a fine replica si fermano per le domande; è altrettanto utilizzabile in percorsi che prevedano l’approfondimento di tematiche quali la diversità, la costruzione della coppia, l’amore, la malattia e la resilienza.

Lo spettacolo necessita di un buon spazio teatrale ma si adatta a molteplici situazioni, per goderlo a pieno è meglio non superare i duecento spettatori a replica.

 

LA BELLA E LA BESTIA
Premio Eolo Awards 2007
Premio della Critica al Festival LuglioBambino 2006 di Campi di Bisenzio

di Roberto Anglisani e Liliana Letterese
con Liliana Letterese e Andrea Lugli
regia di Roberto Anglisani
una produzione ACCADEMIA PERDUTA/ROMAGNA TEATRI Centro di Produzione Teatrale
in collaborazione con Il Baule Volante
movimenti scenici curati da Caterina Tavolini
fonte M.me Leprince de Beaumont
genere Teatro d’attore e narrazione nello spazio
durata 50 minuti
Età consigliata 6 -13 anni

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Sull'autore

Elisa Lancini