Adattamento di Alessandro Berti del libro omonimo di Ignazio De Francesco, monaco cristiano della Piccola Famiglia dell’Annunziata, Leila della tempesta narra una lunga esperienza (realmente accaduta) di dialogo interreligioso, con detenuti arabi/musulmani tra le mura di un grande carcere. Un’avventura di dialogo tra le culture, quindi, che ha per protagonisti Leila – sbarcata in Italia come clandestina, e un volontario – monaco e cristiano, che impareranno pian piano a conoscersi, trovando punti comuni, al di là delle reciproche differenze.
Leila della tempesta offre occasione per riflettere e confrontarsi sui temi del dialogo interculturale e interreligioso, del dramma che segna le vite di chi fugge dai propri Paesi per cercare “porti” più sicuri, del confronto tra culture nate in uno stesso Mare Mediterraneo. Ancora, lo spettacolo – così come già il testo da cui è tratto – mette in scena da un lato un percorso di avvicinamento all’altro, che si concretizza nell’inscindibile abbinamento “Dio/prossimo” (Paolo Branca) e dall’altro la capacità della Costituzione, testo “laico” incardinato nella cultura di paesi di tradizione cristiana (Valerio Onida), di parlare anche ai fedeli di altre tradizioni religiose.
La rappresentazione teatrale è un progetto promosso da Il Mondo, una Famiglia Onlus con il contributo del Comune di e il patrocinio Ufficio nazionale Cei per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Appuntamento al Teatro Comunale La Venere di Savignano sul Panaro (Mo), venerdì 21 ottobre alle ore 21.00. Ingresso: adulti € 10, ragazzi € 5, sconto famiglie.