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LOVING PABLO (Fernando Leon de Aranoa)

Loving Pablo

Realizzare un film sulla controversa figura di Pablo Escobar deve aver avuto un po’ il sapore della sfida per il regista spagnolo Fernando Leon de Aranoa. Dopo «Escobar» con Benicio Del Toro e «Narcos» con Wagner Moura, il «Loving Pablo» presentato Fuori Concorso a Venezia non ha solo poche ragioni di esistere, ma non aggiunge davvero nulla a quanto già mostrato e detto.

Ispirato dal libro «Loving Pablo, hating Escoba»r scritto dalla giornalista Virginia Vallejo, amante del narcotrafficante nel suo periodo d’oro, il film di Fernando Leon de Aranoa ha un avvio da soap opera scadente e punta la macchina da presa sul legame tra i due, ma allontana ben presto l’obiettivo dall’idea originale, lasciandosi sedurre dal mito di Escobar, icona a cui tv e cinema stanno volutamente regalando nuova linfa vitale.

Ed ecco che si scivola ben presto nel già visto con il regista spagnolo che confenziona con furbizia un prodotto mainstream, opera commerciale dalla struttura narrativa tanto classica quanto banale, dallo sviluppo prevedibile e dai contenuti scontati. Ancora una volta il fulcro sono l’ascesa e il declino da eroe mitizzato del narcotrafficante, con in mezzo tutto quello che può intrattenere il pubblico degli affezionati: la conquista di amanti e belle donne rapite dal carisma del “patròn”, il complicato e poco sereno rapporto con la moglie e i figli, l’insistente ricerca di riscatto dal passato, la creazione dell’impero di Medelin, la voglia di rivalsa, il sempre più ossessivo desiderio di fama e potere. Le immagini sono cruenti e mostrano gli omicidi, le esecuzioni e le inaudite violenze di cui si è macchiato quest’uomo freddo e privo di scrupoli.

A ben poco servono i nomi di Javier Bardem e Penelope Cruz. Il primo, identico nel look, nella fisicità, nei movimenti, nel modo di vestire e persino di parlare al Wagner Moura di «Narcos» ne sembra quasi una copia scadente, la seconda, seppur in un ruolo da protagonista, passa ben presto in secondo piano. Sebbene consapevoli che anche questo Escobar riuscirà a suscitare un certo fascino su una buona fetta di spettatori, resta la consapevolezza di aver visto un Escobar completamente fuori tempo e luogo. Piuttosto che arrivare tardi, spesso è meglio non arrivare per nulla.

 

LOVING PABLO
film di Fernando Leon de Aranoa
con Javier Bardem, Penélope Cruz, Peter Sarsgaard
Spagna, 2017
durata 123 min.

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Sull'autore

Marianna Ninni