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Sicilia: “Luci a Sud” per l’integrazione
Il cinema racconta i migranti nelle parrocchie

Favorire l’integrazione degli stranieri in Italia grazie a una rassegna cinematografica e un laboratorio creativo. Ma non solo questo. Ricordare anche come eravamo noi quando molti italiani si sono trasferiti all’estero. E’ questo il progetto “Luci a Sud”, a cui partecipa anche Acec , finanziato nell’ambito del bando Siae “S’Illumina” e che, da settembre a dicembre, coinvolgerà oltre il Comune di Milazzo quello di San Pier Niceto e di Monforte San Giorgio.

L’intento, infatti, è proprio quello di suscitare attraverso il cinema l’interesse dei migranti e dei loro figli nel contesto territoriale dei tre comuni coinvolti. Perché proprio attraverso questi percorsi si può contribuire all’integrazione delle comunità che da anni vivono in questo territorio. Per loro sono stati selezionati quattordici film che verranno proiettati in serate evento. Principalmente in piazza o nei saloni parrocchiali dei tre comuni.

«Sono film – spiega Salvatore Presti, assessore alla Cultura del Comune di Milazzo – che raccontano storie di migranti. Alcuni parlano delle nostre esperienze di Italiani “all’estero” e gli altri del contrario». Si parte sabato 23 settembre, alle 19, a San Pier Niceto. Nell’atrio comunale verrà proiettato “Pane e Cioccolata” di Franco Brusati. Con Nino Manfredi, Paolo Turco, Gianfranco Barra, Tano Cimarosa, Ugo D’Alessio. Durata 115 min. – Italia 1973. Disavventure di un emigrato italiano in Svizzera: Il protagonista, dopo essersi abbassato a un lavoro umiliante, decide di farsi passare per svizzero ma si fa scoprire e cacciare. Sul treno che lo riporta in Italia ha un ripensamento e torna indietro, deciso a non arrendersi. Film scelto per inaugurare la rassegna con la sezione “Come Eravamo Noi”.

«Per noi partecipare a questo bando – dice Giovanni Formica, sindaco di Milazzo – è stata una sfida. Vederlo finanziato una grande soddisfazione. Il nostro è stato l’unico comune che ha ottenuto il contributo per la sezione cinema. Un successo conquistato grazie alle competenze dell’assessore Salvatore Presti e al contributo di Pierpaolo Ruello. E non va dimenticato che questa iniziativa arriva in un momento delicato per quanto riguarda l’argomento migranti. Ormai da mesi si è aperto un lungo dibattito su come ospitare e coinvolgere gli stranieri presenti sul nostro territorio». Alla conferenza stampa di presentazione del progetto che si è svolta oggi a Palazzo d’Amico era presente anche Francesco Certo, assessore al Turismo del comune di San Pier Niceto. «Anche noi – precisa – nel nostro comune stiamo affrontando questo problema. Sono sicuro che coinvolgere gli stranieri che ospitiamo con strumenti non convenzionali come il cinema può solo essere un’ottima soluzione». «Dobbiamo cercare in tutti i modi – interviene Giuseppe Cannistrà, sindaco di Monforte San Giorgio – di azzerare i pregiudizi. Nel nostro comune sono previste tre proiezioni. Per cercare di coinvolgere il più possibile la popolazione abbiamo coinvolto le scuole e i sacerdoti. Informare in modo chiaro e preciso è importantissimo».

La visione e l’analisi di una rassegna delle filmografie recenti dei paesi di origine sarà la parte iniziale di un percorso laboratoriale creativo e produttivo che offrirà lo spunto per la realizzazione di short video ispirati al dialogo interculturale. Al termine delle proiezioni, infatti, che andranno avanti fino al 22 ottobre, verrà avviato un laboratorio seguito dai due componenti dell’associazione “Ventitreesimastrada Film”. Le lezioni tenute da Carmelo Cambria e Federico Maio, saranno rivolte a giovani stranieri e filmaker italiani che iscrivendosi avranno la possibilità di girare dei cortometraggi ispirati alle visioni dei film messi in rassegna o alle loro storie personali. Il laboratorio sarà strutturato in una prima fase teorica per poi passare a quella pratica da dove usciranno fuori i cortometraggi che verranno proiettati in una serata evento che chiuderà l’iniziativa. “Ventitreesimastrada Film” proprio lo scorso anno ha prodotto il lungometraggio “Malamuri” girato tra Milazzo e la Valle del Mela. E adesso sta per produrre un nuovo lavoro che si chiamerà “Dumilapassi”.

Cinque i partner coinvolti nel progetto e che collaboreranno per coinvolgere gli stranieri presenti sul territorio: il CPIA “Centro provinciale istruzione adulti Messina”, l’USEF “Unione Siciliana Emigranti e Famiglie”, l’ACEC “Associazione Cattolica Esercenti Cinema, Delegazione Regionale Siciliana”, Matumaimi Speranza Onlus (presente Carmen Falletta) e Cooperativa Utopia (presente Antonia Ragusi). Una riflessione filmica e creativa sulla condizione della seconda e terza generazione rappresenta anche un possibile modo per valutare l’efficacia delle politiche di integrazione. Quello che emerge dalle ricerche è che i figli degli immigrati faticano ad inserirsi nel sistema educativo, mostrando esiti scolastici inferiori e bassi tassi di scolarizzazione.

 

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Sull'autore

Arianna Prevedello

Scrittrice e consulente, opera come animatore culturale per Sale della Comunità circoli e associazioni in ambito educativo e pastorale. Esperta di comunicazione e formazione, ha lavorato per molti anni ai progetti di pastorale della comunicazione della diocesi di Padova e come programmista al Servizio Assistenza Sale. È stata vicepresidente Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) di cui è attualmente responsabile per l’area pastorale.