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PETS – VITA DA ANIMALI (Chris Renaud, Yarrow Cheney)

In un condominio di Manhattan il cane Max è convinto di stare al centro dell’universo della sua padrona, fino a quando nella sua esistenza agiata e coccolata subentra Duke, un randagio trasandato e non addomesticato. Questa improbabile coppia a quattro zampe si ritroverà per le strade di New York, rischiando di finire al canile e dovendo fare squadra contro un astuto coniglietto che sta reclutando un esercito di animali abbandonati che covano un profondo rancore verso gli esseri umani…

 

Il nuovo lungometraggio animato della Illumination Entertainment, a cui si devono gli scoppiettanti Cattivissimo me e Minions, parte da un’idea non nuova ma intrigante, già utilizzata con successo in Toy Story della Pixar: raccontare cosa succede nelle nostre abitazioni quando gli adulti sono al lavoro o comunque fuori casa. Adottando il punto di vista degli ospiti non umani, Pets sostituisce i giocattoli con gli animali domestici, aggiungendo al consueto scintillio visivo (e all’”obbligato” corredo cinefilo-citazionista) dei cartoons di alto lignaggio ritmiche serrate e gag funamboliche.

Proprio la ferrea volontà del film di accumulare il proprio potenziale ludico non consente allo spettatore di lasciar scivolare dentro di sé umori e amori, salutari tempi di riflessione e momenti di intima emozione. Interessata più alle superfici che alle profondità, la pellicola di Chris Renaud e Yarrow Cheney, dunque, esalta la “giocosa frenesia” di una sceneggiatura tutta costruita su azioni/reazioni e alti/bassi (le fughe per scampare agli accalappiacani, i grattacieli da scalare e le fogne da perlustrare), marcando allo stesso tempo una netta distanza dall’inarrivabile originalità narrativa della Pixar.

In estrema sintesi: risate assicurate per grandi e piccini, trovate divertenti e tanta adrenalina. Ma senza quelle sottigliezze psicologiche del cowboy Woody e dello space ranger Buzz Lightyear che hanno fatto di Toy Story una felicissima serie animata.

 

Regia: Chris Renaud, Yarrow Cheney

Nazionalità: Usa

Durata: 87′

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Sull'autore

Paolo Perrone

Giornalista professionista, critico cinematografico, curatore di rassegne e consulente alla programmazione, è direttore responsabile della rivista Filmcronache e autore di numerosi saggi sul cinema. Per Le Mani ha scritto Quando il cinema dà i numeri. Dal mathematics movie all'ossessione numerologica.