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THE PALACE (Roman Polanski)
Una commedia grottesca divertita più che divertente

Per il Capodanno del 2000, al Palace Hotel sulle Alpi, villeggiano molti ricchi, ognuno con le sue beghe da sciogliere: il cagnolino che rifiuta di espletare i suoi bisogni se non ha lerba dove farli, il quasi centenario che vuole regalare un pinguino alla giovanissima moglie, un gruppo di russi che deve consegnare valigie piene di denaro, un anziano truffatore che viene raggiunto da un sedicente figlio e dalla sua famiglia sgangherata. A gestire tutto il povero direttore, alle prese con i capricci più bizzarri di milionari viziati con i volti rifatti. È il trionfo del kitsch, sullo sfondo del millennium bug e delle sue tragicomiche minacce.

Roman Polanski si cimenta nella commedia grottesca, rinunciando a significati astrusi e lasciandosi andare alla risata facile, agli sketch più immediati. Ma la mano del regista resta nel ritmo che conferisce alla scena, che non ha mai cali nel passaggio dalluno allaltro personaggio. È un gioco del novantenne Polanski che chiama a raccolta alcuni amici attori, Fanny Ardant, Mikey Rourke, Luca Barbareschi, per un film divertito ancor più che divertente.

È unaltra narrazione sullapocalisse sventata che sembra il tema prevalente di questa Mostra, a cui si associa qui la decadenza del jet set. Ma se il millennium bug è unapocalisse soltanto allusa, e senza troppa convinzione, in quellepoca, resta un altro spettro, più concreto, a venare di malinconia il film: il 31 dicembre 1999 sale al potere Vladimir Putin. Mentre i ricchi si divertono, presi dai loro stupidi capricci, mentre il millennium bug sembra una boutade incapace di rappresentare una vera apocalisse, proprio quel giorno sale al potere la persona che in questi mesi sta portando una ferita reale, concreta, atroce in Europa. La scena della sua nomina, ripetuta un paio di volte nel film, col ricorso a immagini di repertorio, resta sullo sfondo, la festa continua, lo champagne scorre, i calici si alzano, i balli non si fermano e nessuno ci pensa. Non accade così, anche oggi, per tutti noi, di fronte alle notizie televisive che riguardano Putin e la guerra?

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Sull'autore

Alessandro Cinquegrani