Vita associativa

TORNA LA RASSEGNA “TEATRO E CINEMA DEL SACRO”
Undici appuntamenti a Bergamo e dintorni

Giunta alla sua quinta edizione, la rassegna ”Teatro e Cinema del Sacro” torna ad accompagnare il pubblico nella ricerca di senso e nel cammino di fede, attraverso i linguaggi del cinema e del teatro.
L’iniziativa vuole offrire un sostegno alle Comunità, presentando un palinsesto di eventi completamente gratuiti, all’insegna di una “cultura per tutti”. Ogni serata fornisce spunti tematici di riflessione e di dialogo con immagini, musica e parole, andando ad arricchire la programmazione annuale dell’anno pastorale nelle parrocchie. Animatori ed ospiti esperti di vari ambiti, quali la psicologia, il diritto e i temi sociali, aiuteranno il pubblico nell’interpretazione delle tematiche più specifiche, costruendo nuovi sentieri di senso per una condivisione corale di saperi ed esperienze.
Rispettando l’impegno assunto nel dare la possibilità a tutte le Comunità di poter partecipare alla rassegna nel corso delle varie edizioni, quest’anno sarà coinvolta per la prima volta la parrocchia di Nembro. Inoltre, sarà nuovamente chiamata a partecipare la parrocchia di Redona, che aveva già ospitato una proiezione cinematografica nelle proprie sale nel 2021.
Visto il riscontro positivo dello scorso anno, l’iniziativa si rivolge ancora a un pubblico di più giovani, dedicando loro due appuntamenti: uno spettacolo teatrale riservato alle scuole dell’Opera S. Alessandro per i bambini di IV e V elementare; uno spettacolo per adolescenti e famiglie presso il Teatro Alle Grazie di Bergamo.
Viene rinnovata, inoltre, la collaborazione con il festival Sacrae Scenae, inserendo nel palinsesto il film Shinto. The way of the kami di Tom Sajewksi ed Enrico Guidi, selezionato tra quelli proiettati all’interno della rassegna.
Una novità rispetto alle scorse edizioni è sicuramente la collaborazione con FIC – Federazione Italiana Cineforum nell’ambito della prima serata dedicata al cinema.

Il progetto ”Teatro e Cinema del Sacro” è promosso dall’Ufficio per la Pastorale della Cultura della Diocesi di Bergamo e dagli Uffici del V icariato pastorale (Ufficio per l’Età Evolutiva, Ufficio per l’Insegnamento della Religione Cattolica, Ufficio per la Pastorale delle Comunicazioni Sociali, Ufficio per la Pastorale Scolastica) e organizzato dagli Istituti Culturali Diocesani, nella fattispecie, la Fondazione Adriano Bernareggi e ACEC-SAS con il supporto specialistico di DeSidera)

Il programma
Rassegna Cinema

Martedì 10 ottobre, ore 20.45
BERGAMO, Cineteatro Qoelet di Redona, Via Papa Leone XIII, 22
Per la prima serata dedicata al cinema e in occasione della celebrazione del 60° anniversario dalla scomparsa di Papa Giovanni XXIII e della Pacem in Terris, si è scelto il film E VENNE UN UOMO (1965) del regista Ermanno Olmi. Proiettato su pellicola da 35mm, racconta della vita di papa Roncalli. L’iniziativa si colloca all’interno di “Prospettiva Olmi”, una retrospettiva omaggio dedicata al grande Maestro, promossa da FIC – Federazione Italiana Cineforum, con tre focus speciali e proiezioni in itinere tra location olmiane e non, panel con ospiti e critici cinematografici.

Giovedì 19 ottobre, ore 20.45
NEMBRO, Cineteatro San Filippo Neri, Via Vittoria, 12
NESSUNO DEVE SAPERE (2021) di Michelle Phairley, che narra di Phil, cinquantenne robusto e tranquillo il quale vive in una remota isola dell’arcipelago delle Ebridi, in Scozia, lavorando per una famiglia di agricoltori. A seguito di un ictus perde la memoria e Millie, che si prende cura di lui e ne è innamorata, gli dice falsamente che prima dell’incidente erano amanti in segreto.

Martedì 24 ottobre, ore 20.45
BERGAMO, Cineteatro-oratorio di Boccaleone, Via Santa Bartolomea Capitanio, 9
ALLA VITA (2022) di Stéphane Freiss, con protagonista una famiglia ebrea ultraortodossa di Aix- les-Bains che trascorre ogni anno un periodo di vacanza in una fattoria calabrese per svolgere una missione sacra, la raccolta di cedri. Qui Elio, il proprietario della fattoria, incontra Esther, la figlia del rabbino, che sta attraversando una profonda crisi di fede.

Venerdì 27 ottobre, ore 20.45
URGNANO, Cineteatro Cagnola, Via Roma, 74
THE QUIET GIRL (2022) di Colm Bairéad, ovvero la storia di Càit, una bambina di nove anni che vive con i suoi genitori poveri e negligenti nell’Irlanda rurale. Nell’estate del 1981, con la madre di Càit di nuovo incinta, i suoi genitori decidono di mandare la loro tranquilla figlia a vivere con la lontana cugina di mezza età Eibhlìn Cinnsealach e suo marito Séan.

Venerdì 10 novembre, ore 20.45
ZOGNO, Cinema Trieste, Via XI febbraio
I FIGLI DEGLI ALTRI (2022), di Rebecca Zlotowski. Rachel, una donna serena con una vita che ama, si innamora di Alì, un uomo separato che ha una figlia. In lei cresce il desiderio di maternità e di una famiglia tutta sua, ma ha 40 anni e il tempo non è dalla sua parte. Il desiderio e la funzione materna nel rapporto tra tempo del corpo e psiche.

Martedì 21 novembre, ore 20.45
GORLE, Cineteatro Sorriso, Piazza Giovanni XXIII, 1
SHINTO. THE WAY OF THE KAMI di Tom Sajewksi ed Enrico Guidi, un documentario in cui la sacerdotessa Shinto, Hiroko, ci guida alla scoperta della filosofia di vita giapponese, fondata sulla gratitudine e la connessione con i kami, cioè l’energia della natura.

Rassegna Teatro

Martedì 3 ottobre, ore 20.45
BERGAMO, Cineteatro Colognola, Via S. Sisto, 9
LU SANTO JULLARE FRANCESCO di Dario Fo, con Mario Pirovano. Dalle ricerche di Dario Fo, Premio Nobel per la letteratura 1997, un memorabile lavoro sulla vita di San Francesco. Un ritratto inedito del più straordinario innovatore del pensiero cristiano, per parlarci dei grandi temi che attraversano la società contemporanea.

Venerdì 13 ottobre, ore 20.45
CHIUDUNO, Cineteatro Nuovo, Via Tenente Mario Belotti, 40
MATER STRANGOSCIÀSS con Arianna Scommegna. Si tratta dell’ultimo dei “Tre lai”, i tre monologhi scritti da Giovanni Testori negli ultimi giorni della sua vita. Ispirata alla figura della Madonna, Mater strangosciàs è una donna del popolo, umile, semplice, pura. Piange la perdita del figlio e lo fa in dialetto brianzolo, la lingua della terra sua e dello stesso Testori. Una lingua che il poeta ha reinventato mescolandola con il latino, lo spagnolo, il francese.

Venerdì 3 novembre, ore 20.45
SOTTO IL MONTE, Teatro Giovanni XXIII, Viale Pacem in Terris
NON ABBIATE PAURA. GRAND HOTEL ALBANIA della Compagnia INTI, di Luigi d’Elia. Lo spettacolo racconta di quel marzo 1991 in cui nell’arco di tre giorni ventimila cittadini albanesi fuggivano dal loro paese, affamati, in cerca di libertà e di una vita nuova sbarcando a Brindisi. Ad accoglierli c’era una città povera di ottantamila abitanti, schiacciata dalla disoccupazione e dall’illegalità e uno stato assente e cinico.

Venerdì 17 novembre, ore 20.45
BOTTANUCO, Sala della Comunità, Via Antonio Locatelli
IL DIARIO DI ADAMO ED EVA di Dario De Luca. Il racconto, tratto dall’omonimo romanzo di Mark Twain, delle inquietudini e del modo di pensare dei primi due abitanti del pianeta, Adamo ed Eva. Aiutati dalle armi dell’humor e del nonsense, scopriremo che questa coppia dell’Eden non è molto diversa da qualsiasi altra coppia di oggi.

Giovedì 30 novembre, ore 20.45
BERGAMO, Teatro alle Grazie, Viale Papa Giovanni XXIII, 15
FINO A QUANDO LA MIA STELLA BRILLERÀ di Margherita Mannino. Una storia dolorosa, indimenticabile, quella di Liliana Segre che a soli 13 anni viene deportata nel campo di concentramento di Auschwitz. Una storia di cui il mondo deve farsi portatore per tramandare quello che è stato e che non deve mai più accadere.

Venerdì 24 novembre, ore 11.00
BERGAMO, Auditorium Opera Sant’Alessandro, Via Garibaldi, 3H (spettacolo dedicato alle scuole)
STELLE, de La Piccionaia Teatro. Lo spettacolo è stato realizzato nell’ambito di una ricerca universitaria sui desideri dei bambini e dei ragazzi nel 2022, curata e promossa da IUSVE in collaborazione con Avis Veneto, che ha raccolto centinaia di questionari per leggere l’immaginario di futuro dopo due anni di pandemia. Quali stelle del desiderio popolano il cielo dei nostri sogni? La presentazione di un improbabile inventario delle stelle del cielo diventa il pretesto per liberare un racconto poetico, fatto di colori, gesti, suoni, immagini e parole, che gioca a dare forma a quei desideri che fin da quando siamo piccoli danno forma alla nostra vita.

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