L’anno appena trascorso è stato per ACEC probabilmente uno dei più ricchi di cambiamenti e di grande attività. Un anno associativo che rispecchia da vicino quello appena trascorso nel mondo dello spettacolo dove sulle fondamenta incerte lasciate della pandemia si cerca di costruire una nuova normalità. Si dice che il Covid abbia portato avanti le sfide di cinque anni, costringendo le sale a tenere il passo di un cambiamento più rapido del previsto. Così ha fatto anche ACEC, cercando nuovi modi di lavoro in sinergia con gli esercenti e i volontari, puntando tanto sull’adeguamento tecnologico e sulla nostra rete, unica in Italia, accomunata da una visione culturale ed ecclesiale.
Prima della pausa natalizia è il momento di tirare le somme del 2024, provando a immaginare le sfide che ci riserverà il 2025.
Gabriele Lingiardi – Referente per la comunicazione
Comunicare ACEC non è semplice, perché richiede prima di tutto rispondere a una domanda: cosa vuole e deve essere ACEC? Insieme alla segreteria, con la guida di Riccardo e Don Gianluca, abbiamo operato un cambio di linguaggio. Vogliamo un’associazione che sia più riconoscibile sia nel suo fare da collante a una rete di sale, come dimostrano le diverse iniziative orientate a renderci una sorta di multisala diffuso in tutta Italia (i Meta-Cinema), sia nei servizi che eroga. Credo che nuovo video-logo che abbiamo realizzato sia un modo potente ed emozionante per raccontare ciò che siamo. Tanti piccoli puntini che, insieme, fanno una luce forte. Puntiamo per il 2025 a consolidare quanto di buono fatto, tenendo ben presente l’importanza di raccontare all’esterno le esperienze di CIPS sui nostri territori e focalizzando una comunicazione che non punti solo ai social, ma trovi il suo cuore nel servizio alle sale. La sfida sarà parlare al pubblico e aprire canali di comunicazione invece esclusivi per gli associati, per guidare negli aspetti più tecnici, dai bandi alle scelte di programmazione e ricevere nuove sollecitazioni per mettere in comune competenze e buone pratiche.
Arianna Prevedello – Referente formazione in ambito pastorale e culturale
La cultura lavora perché le sale abbiano una linea editoriale e perché ce l’abbiano sempre più chiara e autorevole. La mission dell’ACEC da sempre è sostenere questo processo di chiarificazione dell’identità e della strutturazione di un gruppo di persone capaci di promuovere questo orizzonte. In questa dinamica poi è ogni sala che sceglie il proprio legame con la comunità e il territorio. In questi anni abbiamo lavorato tanto perché le sale si prendessero in mano, perché non fossero garage di film, posteggiati come auto, ma un luogo di una cultura viva, palpitante e che fosse la sala stessa, la prima, a sentirsi interpellata dalle opere che ospita e aiutasse, in tal senso, il pubblico a fare altrettanto. Le proposte vanno allora proprio in questa direzione di sostegno alle sale nella definizione della linea editoriale: penso alla rinnovata rubrica “Mindscapes” che condivido con Gabriele Lingiardi e Matteo Mazza alla ricerca di perle cinematografiche che consentano alle SdC di smarcarsi anche dal mainstream (talvolta anche d’essai) di tante altre sale, ma penso anche alla mia rubrica “Dopo i titoli di coda” pensata proprio per gli animatori culturali che gestiscono approfondimenti in sala. La formazione territoriale ha avuto creative prosecuzioni e per il 2025, dal 14 gennaio, parte anche il progetto formativo “Oltre il labirinto semantico” che ha fatto incetta di iscrizioni proprio per la sua pregnanza contemporanea adeguata a tanti ruoli e profili necessari e presenti nelle nostre sale (dalla biglietteria alla programmazione, dalla direzione all’animazione e così via…). Vogliamo continuare a presidiare i festival di cinema più importanti e al rientro darvene conto con webinar rapidi, ma approfonditi dedicati a film imprescindibili. Abbiamo in serbo altre sorprese, ma per dirsi tali dovrete pazientare ancora qualche giorno…
Gianni Benincà – Referente Coordinamento Giuridico Amministrativo
Le principali attività come referente giuridico amministrativo di ACEC nell’anno 2024 sono l’aggiornamento delle schede nella pagina vademecum del sito, la pubblicazione di informazioni sulla bacheca WhatsApp ACEC-SdC News-Community/Bacheca che conta 370 iscritti, le consulenze giuridico-amministrative e le risposte ai quesiti delle sale sia nel gruppo WhatsApp Gruppo Amministrativi – SdC (che annovera 230 iscritti), che via email tramite la mail personale e infine, ma non ultimo, la consulenza telefonica su tutte le questioni giuridiche e amministrative che interessano le Sale della Comunità. Svolgo poi la consulenza alla segreteria nazionale, alle ACEC Territoriali, alle compagnie FEDERGAT e ai circoli ANCCI su tematiche amministrative, fiscali e giuridiche e relaziono in qualche Video conferenza in occasione di novità dei bandi del MIC o per altre questioni inerenti la gestione amministrativa delle sale.
Per il 2025 si resta in attesa del nuovo piano ex straordinario per le sale che dovrebbe prendere forma e sostanza oltre ai bandi tax credit funzionamento, tax credit investimenti sulle sale, contributi essai, e contributi sdc/circoli.
Carmine Imparato – Referente nazionale della Programmazione
“Gli affari si fanno a pranzo e cena”.
“Gli obiettivi diventano unici, e di tutti, a pranzo e cena”.
“Le squadre si compattano a pranzo e cena”.
“I ruoli e le professionalità ed il rispetto si consolidano a pranzo e cena”.
“Le idee e le novità e le innovazioni e i progetti impossibili partono sempre a pranzo e cena”.
“Diventiamo tutti più lungimiranti nella visione d’insieme, superando anche i personalismi di chi collabora fisicamente nelle sale, e nella crescita delle Sale della Comunità a pranzo e cena”.
“Le sale si salvano a pranzo e cena”.
Pranzo e cena che non sono solo quelli “tradizionali” e “canonici” e “iconografici” ma da tutti noi sono considerati tali anche le riunioni, i webinar, le telefonate che aiutano a risolvere le criticità, i confronti, in momenti di sconforto, le strategie d’insieme e i “MetaCinema” e quant’altro ancora è già partito, partirà o lo sta per fare. La convivialità e la condivisione ed il piacere di lavorare di squadra possono e devono essere un fine da raggiungere. L’area programmazione e strategia è in cammino, ha iniziato un cammino insieme e nessuno è escluso e le porte sono aperte a tutti. Insieme. Con tutta la filiera.
[Articolo in aggiornamento]
Per ulteriori informazioni segui ACEC su Facebook e Instagram