Schede Cinema Filmcronache

ALI & AVA – STORIA DI UN INCONTRO (Clio Barnard)
L'amore tardivo

Due mondi diversi che si incontrano nella realtà di Bradford, città industriale nel cuore dello Yorkshire. Ali è un ex DJ e gestisce alcuni appartamenti e vive la crisi del proprio matrimonio. Ava è una  ultracinquantenne già nonna di cinque nipoti che fa la maestra di sostegno in una scuola elementare. I due s’incontrano e riempiono le rispettive esistenze sfidando le convenzioni e i numerosi ostacoli che trovano lungo una strada fatta di romanticismo, canzoni cantate a squarciagola e passione. 

Presentato alla “Quinzaine des Realisateurs” di Cannes 2021, Ali & Ava è il quarto lungometraggio diretto dalla britannica Clio Barnard che, insieme ai tre precedenti lavori, compone un’ideale “tetralogia dello Yorkshire” e ne segna anche il ritorno ad ambientare la vicenda nella cittadina del West Yorkshire già importante sfondo dei suoi primi due lungometraggi: il documentario The Arbor (2010) e The Selfish Giant (2013).

Proprio la cittadina di Bradford sembra d’altronde essere oggetto di particolare attenzione nella prima parte del film, laddove Barnard devia spesso il proprio sguardo dalla vicenda al contesto in cui si svolge, prima di concentrarsi quasi esclusivamente sui suoi due protagonisti. Le cui esistenze segnate e fratturate sono ritratte dall’autrice inglese dalla giusta distanza, così come il loro rapporto, capace di evolversi nell’affrontare la complessità delle situazioni, con partecipazione e intensità. Merito di una regia asciutta quanto appassionata, che  conferma Barnard tra le voci più importanti dell’attuale cinematografia britannica, così come delle due rimarchevoli interpretazioni fornite da Adeel Akhtar e Claire Rushbrook, vero e proprio “cuore” dell’opera. La loro collisione esistenziale è infatti l’espediente per raccontare quella tra due mondi contigui e distanti: tra le radici pakistane, la passione per la musica elettronica e rap, la bipolare iperattività del primo e l’origine irlandese, l’amore per la musica country e folk e la difficile situazione familiare della seconda.

Un incontro apparentemente improbabile che Barnard descrive attraverso la sua ormai riconoscibile cifra stilistica di matrice realistica ma che, a differenza dei precedenti lavori, qui si arricchisce di un interessante quanto efficace percorso sonoro. Un vero e proprio itinerario acustico che, mentre scandisce quello esistenziale dei due personaggi, le fornisce anche un territorio di sperimentazione. Il lavoro di progettazione del suono (firmato da Rashad Hall-Heinze) non solo è un fondamentale elemento costitutivo della narrazione – come peraltro già iscritto nella bella sequenza d’apertura – ma assume un’intelligente funzione espressiva, laddove l’irresistibile attrazione tra i due protagonisti viene sottolineata (e agevolata) da un  funzionale montaggio sonoro e le loro dimensioni soggettive esplorate da un accurato quanto sofisticato missaggio audio. Quella tra l’anglo-pakistano Ali e l’irlandese Ava tuttavia non è solo una storia d’amore inconsueta (quantomeno nella rappresentazione), ma anche il racconto delle resistenze con cui essa si deve scontrare, dei possibili fallimenti con cui deve continuamente confrontarsi e delle accettazioni da mettere in preventivo. Una vicenda che guarda all’incontro con l’Altro come l’unica possibile strada per essere se stessi. E dunque finalmente felici.   

ALI & AVA – STORIA DI UN INCONTRO
Regia: Clio Barnard
Con Adeel Akhtar (Ali), Claire Rushbrook (Ava), Ellora Torchia (Runa), Shaun Thomas (Callum)
UK 2021
Durata 95’

Scrivi un commento...

Sull'autore

Francesco Crispino

Francesco Crispino è docente di cinema, film-maker e scrittore. Tra le sue opere i documentari Linee d'ombra (2007) e Quadri espansi (2013), il saggio Alle origini di Gomorra (2010) e il romanzo La peggio gioventù (2016).