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CAMPO DI BATTAGLIA, la videorecensione
Il nuovo fronte di battaglia

Campo di battaglia recensione film 2024

Francesco Crispino recensisce Campo di battaglia di Gianni Amelio.

Liberamente tratto da La sfida di Carlo Patriarca, il secondo romanzo di un medico-scrittore la cui produzione letteraria è incentrata sul tema della malattia e sulla relazione tra medicina e guerra, il ventesimo lungometraggio di Gianni Amelio utilizza come sempre il testo di partenza a proprio piacimento, ovvero come materiale di partenza intorno al quale costruire il proprio personale discorso.

Diversamente dalle altre volte però, qui la vicenda — interamente ambientata durante l’ultimo anno del Primo Conflitto Mondiale, ma che sposta il “fronte di battaglia” all’interno dell’ambulatorio esoneri nel quale due giovani medici, ex-compagni di studio e innamorati della stessa donna, vivono in maniera opposta l’enorme responsabilità delle decisioni sui soldati da rispedire al fronte o eventualmente esonerare — sembra perdere consistenza nelle mani del cineasta calabrese, il cui sguardo sfiorisce nella ricerca di un plausibile punto di equilibrio cinematografico capace di restituire la vivace dialettica del doppio punto di vista intorno al quale è organizzato il romanzo.

Proprio quello sguardo pudico e intimamente umanista che informa la ultra cinquantennale filmografia dell’autore sembra infatti accendersi subito, con due vibranti pianisequenza che aprono la narrazione, ma per poi altrettanto immediatamente smarrirsi all’interno di una drammaturgia anemica, senza riuscire a ritrovare la giusta distanza, l’esatta misura dalla materia trattata. In buona parte perché preferisce concentrarsi e immedesimarsi sul personaggio del sabotatore Giulio — non per niente il più riuscito dei tre protagonisti e alla cui buona riuscita contribuisce la performance di Alessandro Borghi —, ma relegando di conseguenza a un’arida bidimensionalità i personaggi di Stefano e, soprattutto, di Anna. Mettendo così in rilievo una caratteristica del suo cinema, dove difficilmente i personaggi femminili trovano piena cittadinanza.

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Sull'autore

Francesco Crispino

Francesco Crispino è docente di cinema, film-maker e scrittore. Tra le sue opere i documentari Linee d'ombra (2007) e Quadri espansi (2013), il saggio Alle origini di Gomorra (2010) e il romanzo La peggio gioventù (2016).

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