News Vita associativa

Caro Rosario…
...fotogrammi di tanti anni insieme!

 

Difficilmente è possibile incontrare una persona più generosa, disponibile, paziente, insomma una persona più buona di Rosario.

Un collega, un amico, un fratello maggiore, così attento, sorridente, a volte cocciuto, ma sempre pronto “al servizio” di tutti e con tutti, un uomo riservato ma con la battuta pronta e il garbo di un angelo custode in carne e ossa. Angelo custode che non avremo mai meritato per intero.

Il vuoto che lascia è grande: impossibile, per chi ha avuto il privilegio di lavorarci fianco a fianco ogni giorno, trovare le parole per circoscriverne il perimetro. Certo è che né noi né le nostre Associazioni saranno le stesse senza di lui. Grazie di tutto, Rosario, e arrivederci.

Tiziana Vox, segreteria nazionale ACEC e Federgat


Ricordo Rosario come una persona amabile, corretta, premurosa. Mai una parabola fuori posto, piuttosto una per venirti incontro.

Quanti in questi anni si sono affacciati al mondo Acec, credo, faranno fatica a dimenticarlo, sen non altro per il suo sorriso.

Una figura preziosa di cui sentiremo a lungo la mancanza.

Don Gianluca Bernardini, presidente Acec Milano e direttore Sdc


Increduli piangiamo la perdita di un caro amico, una persona speciale e insostituibile per l’Acec, sempre disponibile con i suoi preziosi consigli.

Un compagno durante i nostri incontri, l’ultima volta lo scorso anno ad Ascoli Piceno, che sapeva aiutarci e guidarci sempre sorridente e pronto ad adoperarsi per tutti.
Ci mancherai Rosario, veglia su tutti noi!

don Livio, Claudio e Marcella di ACEC Piemonte


Della tua professionalità garbata e indefessa presenza sappiamo e sapremo per sempre… ma oggi caro Rosario voglio salutarti pensando a tutte le volte che abbiamo sacrificato un pasto o un’ora di sonno per andare a camminare in salita all’alba o nelle pause pranzo per arrivare o ritornare in aula ai nostri amati convegni, campiscuola, laboratori e corsi estivi di cinema più sudati, accaldati, arrossati ma anche felici di questi piccoli tradimenti del palinsesto giornaliero che davano quel tocco di amicizia eterna alla vita e ai nostri impieghi. Per te così “perfetto” in tutto erano dei veri e propri fuoripista.

E la mia bimba per sempre ti ringrazierà dei sorrisi, della tua compagnia finché la mamma faceva le sue relazioni ai corsi e dell’apprendimento del linguaggio non verbale romano a lei offerto con la tua consueta simpatia. Insomma… uno “zio” romano eccellente. A noi tutti da ogni parte di Italia, anche soltanto telefonicamente, mancherà il tuo “buongiorno”, impareggiabile fonte di calore umano autentico. Una vera e propria lode sentita al giorno!

Cammina Rosario, lascia la terra e i suoi doveri e ora vola su monti di pace.

Arianna Prevedello, responsabile comunicazione ACEC nazionale


Da quasi vent’anni era con noi al sevizio delle sale della comunità, delle compagnie teatrali e dei circoli del cinema. Rosario c’era sempre. Una vera garanzia di professionalità e di totale dedizione al suo lavoro. Non ha mai chiesto nulla per se stesso. Schivo, di pochissime parole, ma sempre buone, comprensive e dolcemente umoristiche. Amato dai colleghi dell’ufficio e dai volontari delle sale che lo cercavano al telefono per sentire, nella sua tipica inflessione romana, un complimento, un incoraggiamento o una battuta colorita.

Nei nostri frequenti viaggi di lavoro in giro per l’Italia si ricordava a memoria i nomi delle centinaia di sale della comunità disseminate in tantissimi comuni italiani.

Gli amici della sua parrocchia lo chiamano “deutsch“ (con un chiara ironia tutta romana) per la sua precisione e per la qualità che metteva in tutte le cose che intraprendeva.

Rosario è una persona buona. Il dolore per la sua perdita è immenso e la consolazione della fede ci metterà un po’ a farsi strada, ma una dolce pace nasce in noi e in chi lo ha conosciuto: abbiamo vissuto assieme ed amato una persona che ha fatto della vita un dono continuo pieno di gioia e di amore.

Francesco Giraldo, segretario generale ACEC nazionale


Carissimo Rosario,

comincio così, come mi chiamavi tu, “carissima Elena”, la notizia del tuo ricongiungimento al Signore mi coglie impreparata e addolorata, per questo, oltre alle preghiere, fatico a trovare dentro di me parole giuste per esprimere il mio affetto e la mia gratitudine. Una cosa però te la dico dal cuore, per me è stato un privilegio conoscerti, poichè è raro trovare nell’ambiente di lavoro una persona tanto impegnata ma altrettanto disponibile ad ascoltare, dare risposte, trovare soluzioni, e soprattutto aiutare, anche per questioni di non stretta competenza (tipo le consulenze sul trasporto pubblico romano :-) :-) :-) . Da quando ci siamo incontrati la prima volta al campo Ancci 2001 mi hai trasmesso subito positività e hai dimostrato grande accoglienza, una propensione ormai troppo rara nel mondo di oggi. Quando sono passata in sede negli ultimi anni, durante le mie trasferte festivaliere nella capitale, non ho mai avuto la sensazione di entrare in un ufficio, ma di entrare nell’appartamento di una famiglia, una famiglia di cui tu eri parte integrante (sempre il primo ad arrivare e l’ultimo a uscire, ti prendevo in giro dicendoti che lavoravi come uno del nord est e non come un romano!!! :-) :-) :-).

Ci mancherai tanto Rosario, lo sai, prega per noi ora che sei un angelo, noi pregheremo per te, perchè questo distacco sia solo terreno, ma le nostre anime continuino a dialogare per sempre.

Con grande affetto,

Elena Grassi animatrice Ancci e junior cinema


Dietro ogni scrivania c’è sempre una persona. Dentro ogni persona c’è sempre un cuore.

Rosario era così, una persona con un grande cuore.

Paolo Perrone, direttore Filmcronache e collaboratore sito SdC


Ricordo ancora la prima volta che ci siamo sentiti, nel lontano 2012, quando, essendo un “novizio” del mondo delle SDC, ti contattavo per avere informazioni e preziosi consigli su come affrontare alcuni problemi, per te semplici e banali, ma che per me rappresentavano enigmi senza capo ne’ coda da risolvere.
Ci siamo scambiati molte telefonate e molte email negli anni e porterò sempre con me il ricordo della devozione e della gentilezza con le quali mi hai seguito e indirizzato verso la strada corretta da intraprendere. Immancabili le tue rapide risposte, come i puntuali CineNotes che prontamente inviavi con costanza.
Il caso volle che, grazie alla Mostra del Cinema di Venezia, le nostre strade si siano fisicamente incrociate, coronando quel rapporto “virtuale” che avevamo intrapreso. La Mostra ormai era diventata un appuntamento fisso per scambiarsi idee, consigli e prendere un caffè, che sempre ci si riprometteva al telefono, quando prima di salutarci ti dicevo: “Segna un caffè sul block notes dei debiti” e la tua risposta sempre pronta era: “Beh, ho già girato da tempo la pagina! Però me ne basta solo uno”.
Caro Rosario, non avrei mai voluto ricevere questa notizia e rimpiango di non averti potuto salutare e ringraziare come si deve almeno per l’ultima volta. La tua scomparsa sicuramente lascerà un segno profondo in tutti noi che ti abbiamo conosciuto e che abbiamo avuto modo di collaborare con te.
Riposa in pace. Pensaci, e ovviamente proteggici da lassù indirizzandoci sulla retta via.
Stefano Soldi Responsabile del Cinema Aurora di Pavone del Mella (BS)

“Acec Buongiorno”
“Oh, Rosario, so Carmine”
“a Carmineee! che s’è ‘mparato oggi nelle Marche???”

“niente Rosà, come ce pensi che qua noi s’impara qualcosa? siam l’unica regione al plurale…”

…e giù a ridere. Ogni volta. Ogni volta così.
Anche venerdì mattina, io in viaggio verso Milano, leggo una tua mail in cui mi scrivevi dell’ennesimo regista con l’ennesimo film “da Acec” (secondo lui) e chiamo subito in ufficio…”Acec buongiorno…” volevo sapere cosa t’aveva raccontato stavolta…poi ho dovuto chiudere, anche un pò di fretta perchè c’era il controllore, maledetto quel momento, e mi serviva il telefono per fargli vedere il biglietto; “ti chiamo dopo Rosario, c’è il controller”! Non son più riuscito a richiamarti.

Nonostante tu lo fossi, io non credo a quella vecchia storia che se ne vanno via sempre i migliori e che gli stessi vengono richiamati lassù perchè qui ormai hanno finito le cose che dovevano fare. Non ci credo.
Il tuo modo di accogliere e mettere a proprio agio le persone che avevano a che fare con te, era unico.
Se l’Acec in questi anni ha raggiunto la tanto ricercata qualità nei servizi di cui oggi può andar fiera, sicuramente è merito anche tuo.
Ti chiamo dopo Rosario, ciao!
Carmine Imparato, ACEC Marche e Responsabile coordinamento nazionale programmazione SdC

“L’eredità degli eroi è la memoria di un grande nome e il patrimonio di un grande esempio”. Sicuramente Rosario nel tempo è diventato un grande eroe per tutti noi (una certezza quando rispondeva al telefono e fugava ogni nostro dubbio)….ma anche un esempio di disponibilità, bontà, tranquillità, gentilezza e simpatia.
Se avessimo la possibilità di riportarti qui, ne approfitteremo subito, non aspetteremo neanche un istante… ma adesso l’unica cosa che dobbiamo fare è raccogliere quanto da te seminato e farlo diventare frutto…. non dimenticandoci mai del tuo essere uomo umile e strumento al servizio di tutti… .
Salutandoti come sapevi fare tuo….solo e sempre un sorriso.
Mauro Curiotto, (Sala della Comunità Italia di Dolo – Venezia)

Ognuno di noi, nella sua esistenza, ha sicuramente incontrato delle persone che, pur non vedendo spesso o frequentando abitualmente, quando si aveva l’occasione di incontrare si provava il piacere che queste persone ci fossero. Rosario è stato per me proprio una di queste persone. Lo chiamavo in Acec a Roma e ci si vedeva in occasione di convegni o per i Teatri del Sacro, ma la lontananza veniva subito annullata dal suo modo di fare sempre così sereno, garbato, arguto. La notizia della sua improvvisa scomparsa, proprio mentre ero al lavoro presso la nostra sala della Comunità, mi ha lasciato senza fiato ed ho subito pensato al servo buono e fedele che il Signore ha sicuramente accolto nel suo Regno. A noi però, ogni volta che ci ritroveremo insieme, Lui ci mancherà!

Massimo Garbi (Teatro Monterosa – Torino)


Caro Rosario, sarà dura domani tornare in ufficio e trovare ancora tutto chiuso e la tua scrivania vuota come la lasciavi il venerdì per agevolare il lavoro della signora che viene a pulire. Perché tu eri così, gentile verso tutti, disponibile e generoso. Ti veniva naturale. Tutti noi dobbiamo ringraziarti per i tanti gesti con cui ci dimostravi il tuo affetto.

Ci hai viziati tanto. Come faremo ora a non provare una stretta al cuore ogni volta che ci faremo da noi il caffè che prima non avevamo neanche in tempo di desiderare, quando correremo ad aprire la porta mentre prima con un gesto della mano ci facevi segno di non alzarci, quando riempiremo la scatola dei biscotti che tu provvedevi a comprare prima ancora che finissero gli altri? Come potremo dimenticarti se ogni cosa ci ricorderà il tuo fare gentile e rassicurante, la tua preziosa presenza?

Sarà dura, sì, ma ci consola il pensiero che tu sei già, sicuramente, in un luogo bellissimo tra montagne innevate e forse ci guarderai e sorriderai dei nostri affanni come quando mi dicevi: “calma, calma riusciremo a fare tutto”.

Col tempo il dolore si farà meno aspro divenendo un dolce ricordo che accompagnerà il nostro lavoro e la nostra vita mentre ti rivolgeremo un pensiero di riconoscenza e di amore fraterno.

Anna Maria Silvestri, segreteria nazionale Acec e Ancci


Caro Rosario,

mi dispiace tanto di non averti potuto salutare e dire grazie. Da quando sono entrata in contatto con la realtà dell’ACEC tu sei stato sempre per me una presenza cara, sollecita, accogliente, familiare. Sempre disponibile, sempre pronto alla battuta per dissolvere, con una risata, tutte le preoccupazioni che tu riuscivi a intuire senza bisogno che venissero espresse. Con grande semplicità sapevi metterti in sintonia con chi ti trovavi accanto e farti suo compagno di viaggio anche per brevi momenti, anche senza una conoscenza approfondita, come è successo con me. Forse perché viaggiare ti piace tanto – specie quando si tratta della tua amata montagna! Ricordo quando a Venezia mi raccontavi delle tue vacanze estive e del tuo amore per le passeggiate, e mi insegnavi che il segreto di un buon viaggio sta nel saper assaporare ogni momento, fin dalla partenza da casa e dalla strada che si sceglie di percorrere per arrivare alla meta. Ricordo di aver pensato che sei proprio una persona speciale quando mi hai svelato che ami viaggiare da solo per poter allungare di proposito il tragitto, evitando la via più rapida per privilegiare le strade secondarie, e poter così scegliere liberamente quando e dove fermarti ed assaporare fino in fondo i piccoli tesori che si nascondono nel percorso.

Anche tu sei, per me, un tesoro nel percorso.

Spero che tu voglia continuare a tenerci compagnia e ad essere il nostro buon compagno di viaggio, in attesa di ritrovarci insieme!

Con tanto affetto,

Sara Garofalo, collaboratrice Licenza ombrello e newsletter Film in parrocchia


La perdita di Rosario è un lutto in famiglia. Non ho parole importanti da dire : vorrei solo che lui potesse vedere il sincero dolore che alberga nel mio cuore per la perdita di un amico che da 20 anni rappresentava quella comunità in cui ho vissuto per quarant’anni. Sempre pronto, sempre disponibile sempre capace di sistemare con buon senso tutti i problemi : un’ancora sicura anche nei momenti più tormentati. Penso che continuerai a vivere nel mio cuore come in quello di tutti gli amici dell’ ACEC che ti hanno conosciuto.

Vito Rosso, Acec Toscana


A volte sono proprio le persone discrete che si meritano un posto speciale nei nostri ricordi. Rosario, per come l’ho conosciuto, era così. Preciso e disponibile, serio ma sempre pronto a rompere il ghiaccio con una battuta. Uno che stava dalla tua parte senza fartelo pesare. Un Uomo che mi ha mostrato nei fatti che per esserci basta donarsi.

Prof. Matteo Asti, Università Cattolica del Sacro Cuore


Dal cinemateatroNuovo di Magenta, in provincia di Milano, un ricordo affettuoso e tristissimo per Rosario, di cui abbiamo apprezzato il lavoro prezioso e fatto sottovoce (ma pur sempre col suo splendido accento romanesco) di tutti questi anni.

Un abbraccio a chi ha vissuto vicino a lui e gli ha voluto bene, e oggi soffrirà della sua mancanza.
lo staff di cinemateatroNuovo

Rosario conosceva proprio bene le sale della comunità. Non solo la loro collocazione geografica, ma la loro vita, il loro impegno, le dinamiche della loro gestione, le persone che ne hanno cura. Quella miriade di volontari con cui in questi quasi vent’anni all’Acec è rimasto in contatto quotidianamente.

Rosario sapeva che in ogni sala c’è chi ha un ruolo più politico e s’interfaccia con il territorio, chi ha l’estro culturale e la passione pastorale, chi la competenza tecnica e amministrativa. Ruoli diversi che, se camminano insieme, danno sapore autentico al servizio che ogni sala è chiamata a vivere nella comunità civile ed ecclesiale. Compiti diversi, alcuni apparentemente più pubblici, più evidenti, altri più defilati, ma di uguale valore. Così Rosario per la segreteria nazionale ACEC è stato l’uomo della competenza amministrativa e della dedizione fedele. Il primo ogni mattina ad alzare “serranda” della “sala della comunità” della segreteria, l’uomo delle attenzioni semplici verso tutti, l’uomo della presenza costante e della disponibilità sincera, l’uomo della precisione e della collaborazione, del fare squadra per crescere insieme.

La sua partenza, certo, ci lascia un vuoto, ma anche uno stile. Un modo di amare le persone, di dedicarsi a un servizio, di stare accanto. Un modo appassionato di vivere il lavoro. Un modo autentico e visibile di essere cristiano.

Lo abbiamo salutato nella festa di San Giuseppe. Un santo che gli assomiglia così tanto. Non padre di figli, ma, per Gesù, immagine di una paternità umana esemplare. Non davanti alla macchina da presa della storia, ma prezioso aiuto-regista dello Spirito Santo nel custodire, accompagnare, far crescere. Per questo gli affidiamo Rosario oggi, perché, in questo ultimo transito verso il cielo, lo tenga per mano, come Rosario ha sempre fatto in questi anni con noi in Acec.

Adriano Bianchi, Presidente ACEC nazionale


Siamo rimasti molto scossi per la notizia di Rosario. Ci spiace molto. Tutti hanno un ricordo molto bello di lui, del suo modo di fare, della sua gentilezza e bontà.
Ci mancherà molto,

Giuseppe, Matteo, Pierluigi, Vergerio e tutti i collaboratori… ACEC e Sas Bergamo

C’eravamo conosciuti più per mail e qualche telefonata, ma quando poi ci siamo incontrati di persona ad Ascoli Piceno per le Giornate SdC, mi hai accolto come un amico di vecchia data. Non era scontato; ho capito che era una tua qualità… la tua umanità e l’accoglienza al prossimo, unita al medesimo slancio alle iniziative della nostra associazione, comune a tanti volontari.

Questa brusca interruzione, con la tua scomparsa, arriva come un intervallo impostato un po’ frettolosamente nel bel mezzo di una scena…rimango un po’ basito, rattristato… ma il film poi prosegue, e ci lascerà un bel ricordo. Grazie per essere stato un ottimo protagonista… da premio Oscar!

Ciao Rosario.

Stefano Tonini (Cinema Teatro Tiberio – Rimini)

Rosario …

Un cuore buono, un animo gentile, sempre disponibile e allegro: questo ciò che ricorderemo di Rosario. Un uomo semplice e concreto, solo all’apparenza un po’ burlone e scanzonato. Sempre pronto a dire “Si”, anche quando due spaesate e un po’ sprovvedute come due di noi, alle prime esperienze in Acec, non sapevano come muovere i primi passi. A Padova, a Cogolo, a Falcade, a Principina Terre e poi ancora nel suo ufficio romano ed infine ad Ascoli: ogni volta un riferimento umano in cui trovare competenza e professionalità .

Sul suo volto, il sorriso di chi accoglie guardando pienamente l’umanità dell’Altro, nei suoi occhi, la saggezza di chi vive il reale senza grandi pretese, gustando la Bellezza dei doni ricevuti. Ringraziamo Dio per averlo incontrato.

Don Peppino, Rosalba, Paola e tutta la Delegazione ACEC – Puglia


Conoscevamo Rosario da vent’anni , in ACEC e in ANCCI , come Collega che ci ha sempre assistito e accompagnato con il Suo lavoro prezioso e con una Amicizia vera e esemplare .
Il venire sabato pomeriggio scorso a conoscenza della Sua morte improvvisa ,per problematiche di salute di cui giustamente non eravamo a conoscenza , è stato per noi duro sconcerto e dolore fortissimo al limite dell’incredulità.
Adesso ci ritroviamo angosciati nell’affrontare la realtà durissima per la scomparsa di un vero Amico con sui si è lavorato intensamente sia in momenti difficili che in quelli lieti attraversati in tanti anni dalla nostra Delegazione.
Dire addio a Rosario , Amico eccellente e giusto, è un momento troppo duro ma profondamente addolorati con grande emozione lo facciamo confidando che ci sia sempre a fianco
Ciao Amico …

Luigi Lagrasta / Anna Cavara / Patrizia Belletti / Costantino Rossi /Don Pietro Marchetti / gli Associati tutti di ACEC Emilia Romagna


Abbiamo appreso la notizia della scomparsa dell’amico Rosario.

Una persona sempre molto cortese, preparata, disponibile, amante del suo lavoro.

Per molti anni abbiamo avuto modo di collaborare con lui e desideriamo ringraziarlo per quanto ci ha dato e per tutto l’amore e la passione che ha dimostrato per la nostra Sala della Comunità.

Siamo certi che continuerà, anche da lassù, ad aiutarci a realizzare il sogno affinché tutte le Sale della comunità diventino sempre più importanti e più vicine alla gente.

Grazie Rosario.

Renato e Elisa (Sala della Comunità di San Massimo – Verona)


La notizia ci ha sorpreso e ci rattrista, personalmente ho conosciuto, da tanti anni, un personaggio che mi dava gioia nel vederlo e nel sentirlo e mi ha sempre risposto con gentilezza al telefono e nei vari corsi ACEC, ho un ricordo speciale insomma come quella volta che è andato a prendere, da Arabba fino a Verona, Andrea Occhipinti, trovando per strada una tormenta di neve e alla mia domanda, “ma come hai fatto” mi ha risposto con molta calma “Maggio’ si fa , si fa”. Ciao Tiriro’

Gilberto Maggiolo, Cinema Mignon Cerea


Con Rosario non so se ho parlato più di lavoro o di Dolomiti.
Di certo non c’è stata una sola volta quando ci siamo incontrati che le montagne non abbiano toccato i nostri discorsi.
I suoi occhi brillavano come i miei non appena si parlava di Marmolada e Civetta.
Non lo voglio ricordare per quello che ha fatto per l’Acec. Ha fatto tanto e tutti lo sanno. Mancherà a tanti, forse a tutti di certo a me.
Questa sera voglio solo immaginarlo mentre cammina tra i monti pallidi.

See you.
Matteo Bertolotti, SAS e ACEC Bergamo

Rosario eri veramente unico, non ho mai conosciuto un uomo che concentrasse in sè così tanta umiltà, impegno e bontà d’animo. Amavi la montagna come me e in te riconoscevo la scintilla che sui sentieri o in crinale accende lo spirito degli uomini liberi e in ricerca al tempo stesso. Mi hai sempre detto che andavi in montagna per ricordare un amico; io continuerò ad andarci ricordando te, un amico.

Paolo Righini, riprese e montaggio video eventi e videorecensioni


Rosario c’era sempre.Per una chiacchierata, un confronto, un problema… Rosario c’era. Sapeva accorciare le distanze.

Ad ogni occasione di incontro, Rosario conciliava con naturalezza professionalità e amicizia. Alla Mostra del Cinema di Venezia, poi, un passaggio alla sua “postazione” era una tappa obbligata e piacevolissima.
Ci voleva bene, Rosario. Bastava un abbraccio per capirlo. E ci mancherà tanto ai prossimi incontri associativi. Ci mancherà ricevere le sue comunicazioni via mail dai toni gentili e premurosi.
Grazie Rosario per la tua guida preziosa. Il vuoto di oggi sarà colmato da un ricordo vivo, dolce e traboccante d’affetto.
Enrico, Marta, Giulia con i volontari del Cinema Teatro Lux di Camisano Vicentino

Sono davvero molto colpito e addolorato nello scoprire che Rosario ci ha lasciato; è stato davvero un amico molto speciale.
L’affetto che ci legava era sincero e gli volevo davvero bene.
Ricordo con grande simpatia le belle occasioni d’incontro durante i corsi estivi. O ancora nelle sue più rare visite in cui era “salito su” a Milano….
Sono molto vicino a tutti gli amici dell’ACEC.
La sua perdita lascia senz’altro un vuoto grande.
Ai suoi cari e a tutti Voi – più stretti collaboratori – porgo le mie più sentite condoglianze.
Mauro Merici, Cine Teatro S. Marco Cologno Monzese – Milano

Grazie Rosario per la disponibilità e la gentilezza, dimostrate anche ad Ascoli Piceno lo scorso anno. Il nostro ricordo ti associa a cordialità e sorrisi: per tutti e sempre.

Il biglietto da visita di tante sale della comunità!

Ciao,

Laura Rizzi e Stefano Monticelli Cinema Teatro Cristallo Cesano Boscone – Milano


Ci sono persone che quando le incontri la prima volta ti sembra di averle sempre conosciute e quando mancano lasciano un grande vuoto anche se non hanno mai fatto rumore. Ti ricorderemo sempre per questo.

Sante Pirondini ANCCI VENETO- montagnanafilmforum


Rosario aveva sempre un sorriso per tutti. Mi ha aiutato mille volte e mille volte ci siamo sorrisi, la sua stessa presenza era per me motivo di tranquillità, perché Rosario era forte e buono, era sempre disponibile e concreto, con lui tutto avrebbe trovato una soluzione.

Non potrò mai ringraziarlo abbastanza per tutto quello che ci ha regalato in questi anni.

Marina Saraceno – Ufficio Stampa Teatri del Sacro


Chi si occupa di cinema e spettacolo da programmatore ed esercente sa bene quanto siano preziose le figure che operano dietro le quinte nella discrezione e nell’operosità instancabile. Rosario lo ricordiamo così, come una persona che sapeva gioire delle gioie altrui e faceva funzionare gli ingranaggi come una molla non visibile ma sempre presente.

Garbato e ironico ci ha insegnato a sdrammatizzare proprio nell’ambiente in cui diventa importante drammatizzare per mettere in scena.

Il suo sguardo fiducioso ci aiuti a vedere nel servizio di ogni giorno un gesto di Vangelo.

“Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato”

Christian Mosele e don Marco Sanavio – Sas/Acec diocesi di Padova

Sei stato una presenza costante e lieve, discreta. Da quando ti conoscemmo al campo-scuola Acec, era l’estate del 2011, sei sempre stato il nostro “Rosario della Segreteria” che rimandava immediatamente alla mente una persona disponibile, gentile e pronta a farti sentire a tuo agio. Te ne sei andato nel modo in cui abbiamo imparato a conoscerti, in modo lieve e discreto. Lasci però, dentro di noi, un vuoto assordante.

Arrivederci caro Rosario, fai buon viaggio…

Mattia Bertaina e Simona Garino del Cinema Lux di Busca (CN)


“La storia è fuggevole come un saluto alla stazione”. Caro Rosario, ora che hai preso l’ultimo treno, dopo esserci tante volte salutati in svariate stazioni d’Italia, ti dedico questo verso del poeta Ardengo Soffici, spirito innamorato del cinematografo, come si usava un tempo chiamare questa nostra comune passione.

Ci rivedremo ancora, perché tutti i nostri treni portano alla stessa assemblea, dove ancora tu, con il tuo sorriso buono, ci accoglierai consegnandoci la cartellina dell’Ultimo ordine del Giorno.

A Dio Rosario!

Don Alessio Graziani, Presidente Acec Triveneta


Da anni abbiamo avuto il piacere di conoscere Rosario, collaborando con lui e imparando ad apprezzare la sua gentilezza, cortesia, disponibilità e più di tutto la sua sensibilità.
Non possiamo che unirci all’abbraccio a tutto il mondo ACEC in questo triste momento per la perdita di una persona speciale.
Valentina Momigliano e tutta la famiglia MPLC


Una presenza certa che ci ha saputo accompagnare alla scoperta di Acec, e non solo..ci ha fatto sentire parte di una grande famiglia, sempre con professionalità e simpatia. Semplicemente grazie per aver condiviso anche con noi un po’ di strada.
I ragazzi del Cinema don Zucchini (Cento-Ferrara)

Caro Rosario,
vorrei dirti “grazie”.
Un “grazie”, ripetuto.
Ripetuto fino a farlo diventare una litania.
Una preghiera essenziale e paziente come tu sei sempre stato con noi.
Una preghiera rassicurante come una promessa: quella di potertelo dire quel “grazie” la prossima volta ti vedrò.
Angelo Chirico, ITL diocesi di Milano e Cinema Teatro San Giuseppe di Brugherio (Milano)

Abbiamo conosciuto Rosario durante la distribuzione del nostro film “Biagio”.

La sede dell’ Acec di Roma era in quei giorni la nostra sede operativa.
Rosario ci ha accolto e ha collaborato con noi come se fossimo vecchi amici.
Stava con noi e ci aiutava anche oltre l’orario normale di lavoro, sempre gentile e premuroso.
Ci mancherà.
Pasquale Scimeca, Linda Di Dio e i tutti i collaboratori dell’ Arbash distribuzione.

Ha ragione Simone mio caro Rosà…… ci hai fatto proprio un ultimo “triste” scherzo… e quante lacrime mi hai fatto versare oggi! Ripensavo a tutte le volte che mi hai fatta ridere -e ormai ci riescono davvero in pochi- e venivan giù senza che ci potessi far nulla. Perché sono proprio rare le persone a questo mondo che riescono a trasmetterti una gioia di vivere e una passione per la vita come riuscivi a fare tu.
Venezia senza di te non sarà più la stessa cosa, molte cose senza di te non saranno più la stessa cosa, ma mi ritengo fortunata ad averti incrociato, conosciuto, ad aver parlato con te di tantissime cose, soprattutto di film che, come mi ricorda Paolo, non dovevano durare più di 100 minuti, ad aver vissuto i Festival di Venezia questi ultimi anni insieme a te, un posto dove ogni anno tornavo più per la voglia di vedere dei volti amici, una seconda famiglia, che per i film in sé. E chi se la dimentica la tua voce che mi dice ” è arrivata la Milanese” non appena varco la soglia dello stand… Mi mancherai un sacco mio caro Rosario… Mi mancherà il tuo accento romano – due giorni con te e iniziavo a parlare romano anche io – mi mancherà il tuo volto, la tua presenza, le tue battute, la tua immensa umiltà e la tua grande umanità, doti che hanno fatto di te un grande uomo, e sono rari anche quelli al giorno d’oggi… Grazie per tutto quello che mi hai lasciato, trasmesso e insegnato! Ciao Rosà…
Marianna Ninni, collaboratrice SdC e Eventi Festival di Venezia – Filmcronache

A nome del Consiglio Direttivo, del Gruppo Volontari e mio personale, desideriamo farti pervenire il nostro profondo cordoglio per il doloroso lutto che ha colpito il nostro mondo associativo. Nelle numerose occasioni in cui avemmo bisogno di consigli, suggerimenti, informazioni e supporti, abbiamo avuto modo di apprezzare la professionalità, cortesia, disponibilità di Rosario che, pur senza una conoscenza de visu ispirava fiducia e simpatia.

Luciano Fornasiero e tutto lo staff del Piccolo Teatro Don Bosco – Padova


La notizia della scomparsa di Rosario è stata proprio un fulmine a ciel sereno perché l’ultima volta che ci siamo sentiti (via mail) è stato il 16 marzo. Mi aveva risposto con sollecitudine ad una mia richiesta.

L’avevo conosciuto di persona ad un corso a Brescia, diversi anni fa e sempre ci siamo sentiti come se fossimo stati amici da sempre: era di una gentilezza unica, di una capacità imprenditoriale nel dipanare ogni problema ed essere esaustivo nelle spiegazioni.
Lascerà in tutti noi un vuoto incolmabile e mi diventerà difficile quando scrivo all’ACEC nn digitaree “Alla cortese attenzione di Rosario…” perché in fondo con lui ho iniziato a confrontmi e con lui ho avuto un valido supporto e aiuto per bene coordinare le attività del cinema.

Ciao Rosario,

Graziano Busatto – Sala della Comunità Cinema – Oratorio di Robegano – Venezia

Avendo saputo la triste notizia, rivolgo alla famiglia del Sig. Rosario Tirirò e all’Associazione ACEC le mie sentite condoglianze con gratitudine e nel ringraziamento dell’attenzione che ha sempre avuto nei miei confronti.

Lo ricorderò con le mie preghiere.

Giovanna Landi, Studio Monti Dr.ssa Marilena Dottore Commercialista – Revisore Legale dei Conti (Imola – Bologna)


In occasione della morte di Rosario, colgo l’occasione per porgere le mie più sentite condoglianze e, anche se non lo conoscevo personalmente, la mia gratitudine per la sua serietà, per la sua abnegazione, per la sua competenza.

don Enrico Triminì, Legale rappresentante cinema Mazzetti – Saluggia (VC)


La sua disponibilità e gentilezza d’animo emergono dalle tante testimonianze di affetto di questa pagina.
Per la collaborazione e l’aiuto donatoci in questi anni, un sentito grazie. Rimarrai sempre nei nostri cuori, ricordandoti con immensa stima.
Alla famiglia ed ai collaboratori, le nostre più sentite e sincere condoglianze.
Don Giovanni Quaranta e tutto lo staff del ​Nuovo Cinema Lux di ​ Centallo​ (CN)​

Ho appreso solo stamattina con grande tristezza della scomparsa di Rosario, leggendo la vostra newsletter inviata ieri.
Mi aggiungo anche io nei ricordi e invio un caloroso abbraccio ai suoi cari e a tutte le persone che gli erano vicine quotidianamente
Con affetto
Massimo Sterpi

Che bel titolo che avete scelto per ricordare Rosario
“Soffiandoti al cielo”. Quel verbo soffiare così dolce e garbato, un soffio apparentemente impercettibile, che sembra stare in disparte,
e che invece nel suo lieve procedere quotidiano può spingere ad arrivare lontano , molto lontano, soprattutto se accompagnato da un sorriso.
Tutte qualità che appartenevano e appartengono a Rosario, che ho avuto modo di conoscere tanti anni fa ad un Convegno Nazionale Acec.
Fu una conoscenza breve e che ogni anno si rinnovava altrettanto brevemente nei giorni della Mostra del Cinema di Venezia e ogni anno rimanevo colpito
dal suo ricordarsi il mio nome, la mia sala e quanto ci si era detto l’anno precedente. Piccoli gesti, piccole attenzioni ma affatto scontate soprattutto nelle frenesie dell’oggi.
Dai suoi occhi era come se si cogliesse un “ti sto ascoltando, mi importa” che rendeva piacevole e caldo ogni secondo.
Sul Paradiso la penso come Wim Wenders e cioè che saremo angeli attenti alle vicende del mondo e continueremo in qualche modo a stare vicino all’umanità intera.
Il tuo sorriso non si spegne quindi e ci saranno ancora film bellissimi da vedere insieme ..in qualche modo.


Massimo Sterpi – Cinema Antoniano Bologna


Caro Rosario, arrivo ultima a sapere che sei in un altro posto e mi dispiace tanto, ma proprio tanto. E’ inutile che scriva le tue mille qualità, le hanno scritte altri e le confermo tutte. Non ricordo più perchè ti chiamavo Attilio e quando ti telefonavo :”Pronto, sei Attilio?” Tu stavi al gioco e rispondevi:”Sì, sì so Attilio, che voi?” Mi dispiace di non averti potuto salutare anche se dove sei ora starai bene, di sicuro e allora, ancora una volta “Ciao, Attilio, con un abbraccio, ciao ciao da Marisa”Marisa Negriolli Vice-pres. ANCCI dal 1978 al 2008

Mi associo al dolore per la perdita di una persona che, pur avendo conosciuto Rosario Tirirò solo per mezzo di qualche telefonata, ho molto apprezzato per come sapeva rispondere alle domande più “sprovvedute”, come certamente erano le mie, con la tranquillità e disponibilità che spesso nella vita lavorativa mancano a molti di noi.

Immagino che per ACEC e per tutta la “famiglia” delle SDC la sua perdita sia molto importante e auguro a chi resta a “tenere la posizione” di valorizzare il suo ricordo per seguirne l’esempio.

Riccardo Ascari CINEMA VITTORIA di LOIANO

A Rosario.

Una comune, ventennale attività lavorativa nella Segreteria Generale dell’ACEC non dice tutto del nostro rapporto personale. Ricordo che mi avevi fatto tribolare po’ prima di dare l’ assenso ad una proposta di assunzione nella Segreteria. Per fortuna dell’ACEC decidesti per il sì, decisione che, come da tuo costume, hai voluto maturare prendendoti il tuo tempo.

Ti ho conosciuto per la prima volta in parrocchia a metà degli anni ’70. Mi colpì molto la tua personalità e mi resi subito conto della forza attrattiva che esercitavi presso le generazioni più giovani della tua.

Per i mie figli, allora adolescenti, tu eri considerato un fratello maggiore che li accompagnava con serenità e gioia nelle prime esperienze di vita comunitaria.

Il tuo impegno in parrocchia era trasversale; abbracciava diversi ambiti operativi: l’assistenza alle famiglie indigenti, il coro che animava le azioni liturgiche, il cineforum, la Festa dei popoli, la polisportiva con la scuola calcio per i bambini. Con il trascorrere degli anni, i nostri abituali luoghi di incontro sono stati il Consiglio pastorale, Il Consiglio parrocchiale per gli affari economici, la “sala della comunità” per le varie iniziative culturali, pastorali e di intrattenimento.

Ma era soprattutto nei campi estivi, momenti forti della comunità, che si manifestava la tua disponibilità al servizio e la tua innata generosità. Come titolo di merito, eri denominato dagli adulti “Deutsch” , il teutonico affidabile, preciso, razionale, ma capace di temperare il rigore con l’ amabilità ed il sorriso. Per i bambini che hanno avuto la buona sorte di frequentarti eri lo “zio Rosi”, l’amico scherzoso, gioviale,, senza età.

E che dire della tua passione per la montagna? L’hai trasmessa a grandi e piccini, anche a quelli non avvezzi alla fatica dell’ascesa e all’asperità dei sentieri. Da buona guida desideravi che tutti raggiungessero la vetta. I bambini, che per capriccio o sfinimento davano segno di cedimento, tu li incoraggiavi a proseguire e, se necessario, te li caricavi a turno sulle spalle.

Non so quanti, tra gli amici dell’ ACEC che hanno voluto ricordarti con belle e commoventi testimonianze, abbiano conosciuto l’ interezza della tua personalità. Il tuo era un profilo incredibile; non si può associare il tuo ricordo al solo impegno lavorativo. Tu sei stato molto di più. Tu sei stato colui che ha attinto da radici profonde l’interiorità, la forza d’animo, la coerenza, la lealtà e la generosità. Tutte virtù che, con modalità e intensità diverse a seconda della rilevanza delle situazioni, hanno caratterizzato il tuo essere in tutti i campi dell’ operare.

Ci siamo salutati l’ultima volta in ufficio la sera di giovedì 15 marzo. Da giorni ormai apparivi stanco e sofferente; nonostante ciò, tu continuavi a portare avanti il tuo lavoro come se tutto fosse nella normalità. Mai un lamento, mai un cenno di impazienza. Non volevi far pesare sugli altri i tuoi disagi.

Due giorni dopo, 17 marzo, te ne sei andato senza clamore, anticipando un addio che nessuno sperava fosse così immediato.

Ora che sei nel regno dei giusti, più vicino a Dio, non distrarre l’attenzione dalle nostre vicende terrene.

Anche se invisibile, rimani al nostro fianco. Abbiamo sempre e ancora bisogno del tuo calore.

Ciao, Rosario.

Luigi Cipriani, Segretario Generale Emerito ACEC nazionale


Ciao Rosario, purtroppo non ho potuto partecipare al tuo funerale perchè negli stessi giorni ho subito un grave lutto famigliare ( è morta mia sorella maggiore). Ho letto gli stupendi pensieri che ti hanno dedicato i numerosi amici: ne esce un ritratto vero e profondo, ma tu abbasseresti gli occhi e diventeresti rosso…

Eri un “umile” manzoniano…Ponte di Legno, Pecol di Zoldo, Falcade, Arabba, , Lurisia e soprattutto Cogolo di Peio. Per quasi vent’anni dalle 7 alle 8,30 di ogni mattina abbiamo camminato insieme per i boschi. Ogni tanto si aggregava qualcuno: formavamo un’allegra”compagni dell’anello”, si rideva, si parlava ci si rilassava. Spesso eravamo soli, tra di noi c’era una “affinità elettiva”, un feeling speciale, una sorta di intesa innata, che arrivava sino alle confidenze private e intime.

I dialoghi però erano parchi e essenziali, gli sguardi d’intesa immediati, assaporavamo la gioia del silenzio e della serenità prima dei fitti impegni della giornata. Rosario, per me eri più che un amico, eri il mio “fratello estivo”. Shakespeare ha scritto che siamo solo ombre che camminano sul palcoscenico della vita; aveva torto marcio.

Non so come e in che forma ma sono sicuro che stai già camminando per i sentieri e i boschi del “Gran Paradiso”. Aspettami, prima o poi ti raggiungo e fonderemo anche laggiù un “comitato Bakunin ” eterno e trasgressivo.

Non occorre aggiungere altro, sono sicuro che ci siamo capiti…

Claudio Villa, animatore Ancci e “storico” collaboratore di ACEC nazionale


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1 Comment

  • …….. per Noi il Signor TIRIRO’ dell’ Acec di Roma,
    gentile, discreto e collaborativo, sempre attento e disponibile ad ogni richiesta, un punto di riferimento sicuro e affidabile che ricorderemo con stima.
    Riposa in pace Rag.PAOLA GIORDANI D.SSA BARBARA MEZZETTI e le Collaboratrici dello Studio di Consulenza di Bologna