Venezia 75 Schede Cinema Filmcronache

I diari di Angela – Noi due cineasti (Yervant Gianikian)

Tra gli eventi speciali presenti nella sezione fuori concorso a Venezia c’è anche il documentario I diari di Angela – Noi due cineasti, sincero e delicato ricordo di Angela Ricci Lucchi, scomparsa il 28 febbraio scorso, realizzato dal compagno di vita e lavoro Yervant Gianikian.

Gianikian prende spunto dai diari della donna, quaderni o piccoli volumetti, pagine scritte dove sono annotati i pensieri più intimi, gli aneddoti, i disegni, le curiosità e i ricordi raccolti durante gli importanti viaggi di lavoro fatti insieme.

Donna appassionata e amante dell’arte, Angela Ricci Lucchi ha sempre messo nero su bianco i suoi pensieri per dare testimonianza di ciò che vedeva e corredando le parole con schizzi e più tardi, con preziosi acquerelli, sempre dedicati a scenari e luoghi da lei visitati insieme al marito. La loro esperienza lavorativa e la loro vita di artisti li ha portati a visitare numerose città brutalmente segnate dalla guerra, per ascoltare con cura e attenzione i racconti di amici, conoscenti e gente del posto e fermare il tempo attraverso brevi filmati.

A rendere vitale il documentario sono i volti dei protagonisti incrociati durante i viaggi, le immagini mute che, volutamente spogliate di qualsiasi commento e ornamento sonoro, comunicano come poche parole al mondo, i numerosi filmati privati, i luoghi segnati dalla crudeltà dell’uomo nel corso del Novecento, immagini drammatiche che scorrono davanti ai nostri occhi, mentre in sottofondo sentiamo la voce commossa di Yervant Gianikian che legge stralci del diario della compagna.

La ricchezza del lavoro è raccontare il passato, interrogandosi sul presente, mostrare cosa è rimasto, cosa è cambiato negli anni, cosa c’è oggi nella Turchia segnata dai conflitti dei primi anni del Novecento, nelle città russe dove è ancora forte la filosofia marxista, cosa è rimasto in luoghi come Iran, Iraq, Sarajevo e molti altri. Questo documentario è il ricordo appassionato di un lavoro d’arte pregiato, la delicata testimonianza di due cineasti impegnati che hanno trascorso la loro intera vita ad amare e lavorare, lasciando irrisolta la domanda sul “perché” certe cose accadano e aprendo spazio a scenari e ricerche su cui c’è ancora molto da dire.

Scrivi un commento...

Sull'autore

Marianna Ninni