Venezia 74 Schede Cinema Filmcronache

INVISIBLE (Pablo Giorgelli)

invisible

Chi sono gli invisibili? Quante volte ci sentiamo anonimi e persi in un mondo che è fatto da altri? Chi gestisce il nostro futuro? Paolo Giorgelli fa emergere una piccola storia fatta di nulla, un racconto dalle atmosfere rarefatte e quotidiane, dai pochi accadimenti che non cambiano la storia del mondo, dell’Argentina e neppure quella del quartiere in cui vive Ely.

Invisible, in concorso nella sezione Orizzonti 2017, racconta di una ragazza di diciassette anni, graziosa ma non bella, che vive con la madre malata e depressa in un quartiere di periferia. Ely dopo la scuola lavora per alcune ore in un negozio di animali, la sera esce con gli amici e ha rapporti occasionali con dei ragazzi; quando scopre di essere incinta il suo mondo interiore si sgretola. Si accorge di non poter gestire la propria vita e il proprio futuro. Vorrebbe continuare la vita di ogni giorno, come se nulla fosse cambiato, ma non può. Spaventata e angosciata decide di abortire ma la legge non glielo permette, entra così nel sottobosco urbano fatto di quotidiane illegalità e omertà. Nulla sembra mutare mai, tutto accade perché deve accadere. Passati la paura e i pianti nessuno si sarà accorto di nulla e la vita proseguirà come ogni giorno. Giorgelli osserva con staticità e con grandi silenzi fatti di immagini questa semplice e tragica storia, la sua regia è composta e precisa. C’è da notare che il film, seppur ben fatto, non spicca per troppa originalità tematica (ci sono molti film di argomento simile più strutturati) e resta sospeso negli intenti autoriali del regista.

Scrivi un commento...

Sull'autore

Simone Agnetti

Simone E. Agnetti, Brescia 1979, è Laureato con una tesi sul Cinema di Famiglia all’Università Cattolica di Brescia, è animatore culturale e organizzatore di eventi, collabora con ANCCI e ACEC, promuove iniziative artistiche, storiche, culturali e cinematografiche.