Isabelle Huppert apre la sezione Orizzonti nel ruolo di Clémence, sindaca di una città dell’hiterland di Parigi, con lei gli attori Reda Kateb e Naidra Ayadi a rappresentare il mondo cosmopolita e postcoloniale della Francia di oggi. Thomas Kruithof compone un film teso e ben costruito sul rapporto tra lo Stato, il governo della città e la vita dei cittadini più comuni e poveri che popolano gli immensi complessi edilizi delle periferie francesi. Tra di loro nuovi profughi tenuti nelle tenaglie delle piccole mafie locali e vecchi immigrati che ce l’hanno fatta e sono parte integrale della città. A tenere legate tutte queste persone è l’antico tema della gestione della polis, nelle sue forme più concrete: abitare, lavorare, vivere, governare. Les Promesses regge tutta la scommessa che mette in campo, quella di mostrare luci e ombre dell’amministrare la cosa pubblica e il bene comune.
Clémence sta completando il secondo e ultimo mandato (per sua scelta) della sua carriera amministrativa. Con l’assistente Yazid ha combattuto a lungo per la sua città, accantonando carriera e famiglia. Quando le viene offerta la prospettiva di diventare ministro qualcosa muta in lei, la sua ambizione prende il sopravvento sulla devozione all’impegno sociale e alla difesa dei più poveri e della sua disagiata perferia.
Quasi fosse insito nelle democrazie (non solo in quella italiana), la bramosia per la poltrona, l’illusione di farcela da soli, lo scisma dei partiti, la fatica nel farsi da parte, sono i limiti che rovinano l’immagine cristallina del buon sindaco. La protagonista incarna tutto questo, quel senso di vuoto che si prova nel dover cedere il potere ad altri, anche se questi sono i tuoi figli politici.
Il film, seppur ben fatto e ben recitato, ha una confezione eccessivamente pulita, tutto va come deve andare, senza particolari voli registici, racchiuso in quella forma adeguata ad un film che possa piacere, anche troppo, al pubblico.
LES PROMESSES
Regia: Thomas Kruithof
Durata: 98’
Francia, 2021
Interpreti: Isabelle Huppert, Reda Kateb, Naidra Ayadi, Jean-Paul Bordes, Mustapha Abourachid, Soufiane Guerrab
