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LONTANO LONTANO (Gianni Di Gregorio)
La nuova vita

Per cambiare vita non si è mai troppo vecchi. Questo almeno sperano Attilio, Giorgetto e il Professore, tre romani sulla settantina che un giorno decidono di mollare la vecchia vita di quartiere e andare a vivere all’estero. All’estero dove? È solo la prima di una lunga serie di questioni da risolvere, ma il Professore, in pensione dopo una vita a insegnare il latino, si annoia moltissimo, Giorgetto, ultima scheggia del popolo di Roma, non riesce ad arrivare a fine mese, e Attilio, robivecchi e fricchettone, vorrebbe rivivere le emozioni dei tanti viaggi fatti in gioventù.

Tratto da Poracciamente vivere, breve racconto scritto dallo stesso regista e inserito nell’antologia Storie dalla città eterna, il quarto lungometraggio di Gianni Di Gregorio segue il solco già tracciato nei suoi precedenti lavori, dei quali Lontano lontano mantiene infatti sia l’impianto sia diverse caratteristiche. Come già in Pranzo di ferragosto (2008), Gianni e le donne (2011) e Buoni a nulla (2014) infatti, l’autore anche qui firma regia, sceneggiatura (insieme al sodale Marco Pettenello) e ritaglia per sé il ruolo di protagonista, cercando come sempre di azzerare la distanza tra Persona e Personaggio. Oltre a ciò risultano le stesse anche la struttura drammaturgica, il tono (che mescola sagacemente una sottile quanto raffinata ironia a una dolente malinconia) e l’ambientazione (concentrata interamente a Roma e, ancora una volta, per la maggior parte a Trastevere, il quartiere della capitale dove l’autore è nato e tuttora risiede). Tanto che sembra corretto considerare Lontano lontano come una sorta di quarto capitolo di una produzione autoriale in continuo aggiornamento nel quale l’autobiografismo – cifra che sembra rifarsi a quella del primo Moretti (il cosiddetto “periodo Michele Apicella”) – diventa il motore intorno al quale ruota l’intera narrazione.

Diversamente dai primi lavori (soprattutto i primi due) nei quali la Persona/Personaggio interpretato dall’autore si trovava a interagire in un mondo interamente (o quasi) femminile, qui tuttavia il mondo della rappresentazione è tutto (o quasi) maschile. Scelta che permette di comporre un magnifico trio d’attori – tra i quali spicca l’ultima interpretazione del compianto Ennio Fantastichini -, il cui merito sta nel riuscire a restituire con naturalezza tutte le ansie, le speranze e le velleità della terza età.

 

LONTANO LONTANO
Regia Gianni Di Gregorio
Con Gianni Di Gregorio (il professore), Ennio Fantastichini (Attilio), Giorgio Colangeli (Giorgetto), Daphne Scoccia (Fiorella)
Italia 2019
Durata 90’

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Sull'autore

Francesco Crispino

Francesco Crispino è docente di cinema, film-maker e scrittore. Tra le sue opere i documentari Linee d'ombra (2007) e Quadri espansi (2013), il saggio Alle origini di Gomorra (2010) e il romanzo La peggio gioventù (2016).