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LOVE AFTER LOVE (Ann Hui)
Una (discutibile) allegoria del rapporto tra Cina e Hong Kong

Una ragazza arriva a Hong Kong da Shangai per cercare fortuna a casa della ricca zia. Qui trova un mondo di ricchezza ma anche di dissoluzione. Dapprima esitante, poi sembra adattarsi alla situazione, e si innamora di un uomo frivolo e incapace di costruire rapporti duraturi, che benché ricambi l’amore della ragazza rivendica il suo diritto all’infedeltà. Dopo molti dubbi e difficoltà anche grazie alla losca intercessione della zia i due si sposano accettando un rapporto per molti versi assurdo: lui continuerà la sua vita costellata di adulteri e lei si prostituirà con uomini ricchi per mantenere il regime di vita familiare che il marito fannullone vuole avere.

Come si intuisce dalla sinossi il film che vorrebbe essere un melodramma sentimentale non regge e non si entra mai in sintonia coi personaggi che paiono inverosimili e eccessivi. Ma ciò che preoccupa di più è l’operazione che sta sotto quest’opera altrimenti inconcepibile: ovvero un’allegoria della situazione politica che si vive a Hong Kong, e un’allegoria tutta spostata verso il potere cinese.

La ragazzina di Shangai, infatti, è all’inizio una ragazza di altri tempi, con altri valori, stupita di fronte alla leggerezza di Hong Kong. L’uomo invece è un meticcio per metà inglese e per metà cinese (come Hong Kong), è una persona che non vuole lavorare, pensa solo al divertimento, non ha sentimenti e valori, ma è solo attratto dalle ragazze. In virtù del suo amore incondizionato la ragazza (Cina) accetta di sacrificarsi pur di mantenere l’uomo (Hong Kong).

Ci si chiede se una visione così monolitica, in linea con la visione della propaganda cinese, sia davvero da valorizzare in un Festival del cinema che ha sempre dato spazio alle visioni alternative, lontane dal potere, o almeno problematiche, interrogative e non totalmente assertive come in questo caso. E comunque, molto più semplicemente, tolta l’allegoria molto discutibile che non viene mai esplicitata, si tratta semplicemente di un brutto film.

 

LOVE AFTER LOVE
Regia: Ann Hui
Durata: 140’
Paesi: Cina
Interpreti: Sandra Ma, Faye Yu, Eddie Peng, Ning Chang, Wei Fan, Isabella Leong

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Sull'autore

Alessandro Cinquegrani