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PARADISE – UNA NUOVA VITA (Davide Del Degan)
Una commedia surreale sulle montagne friulane

Calogero è un giovane venditore di granite siciliano che un giorno assiste ad un omicidio di mafia. Avendo deciso di collaborare con la polizia, denunciando il killer, viene sottoposto al programma protezione testimoni e spedito tra le montagne del Friuli, a Sauris. Calato in una realtà così distante, lontano dalla moglie, che si è rifiutata di seguirlo, e dalla figlia che non ha neanche fatto in tempo a veder nascere, Calogero deve fronteggiare l’arrivo in paese del killer contro cui egli ha testimoniato, diventato a sua volta collaboratore di giustizia e mandato, per errore, nella stessa località e con lo stesso falso nome…

A firmare il copione di Paradise – Una nuova vita è Andrea Magnani, il regista e sceneggiatore di Easy – Un viaggio facile facile. Di quell’opera prima, spassosa, amara e intima al contempo, il film di Davide Del Degan, anch’egli all’esordio nel lungometraggio di finzione, conserva le coordinate geografiche (ancora l’Est, anche se ai confini sloveni) e le atmosfere esistenziali (collocando nuovamente sotto i riflettori persone sbagliate nei posti sbagliati), indagando la realtà con il filtro del surreale e del paradossale. Stile, luoghi, tonalità non comuni, sorretti da chiare intenzioni narrative e da una precisa idea di cinema, anche se non condotte in porto con la stessa, lodevole intensità iniziale.

Dal sole abbagliante della Sicilia alla candida neve delle montagne friulane, dalla perdita identitaria e famigliare alla riscoperta del ruolo di padre, dalla paura di un feroce nemico pronto ad uccidere alla scoperta di un’insospettabile, fragile anima, tutto Paradise (il nome del residence dove Calogero e il killer si ritrovano a poche camere di distanza l’uno dall’altro) vive volutamente di contrapposizioni, necessarie a mettere nell’angolo, e poi a far convergere sotto la lente del tragicomico, caratteri, ruoli e ‘missioni’ per nulla opposte.

Con il suo slancio clownesco, ma con la sua indole coraggiosa, il Calogero di Vincenzo Nemolato acquista vigore ed empatia, più di quanto riesca invece ad incidere Giovanni Calcagno sul suo spaesato killer. E se le ambientazioni paesaggistiche, suggestive ed evocative, permettono al film di trasmettere nostalgie e rimpianti, è il ‘corredo umano’ della piccola comunità locale, che si tiene unita ballando lo Schuhplattler tirolese prendendosi a ceffoni, a riverberare quel ‘tepore affettivo’ che pervade l’intera pellicola. Un confortante segnale di speranza capace di battere ogni solitudine.

PARADISE – UNA NUOVA VITA
Interpreti: Vincenzo Nemolato, Giovanni Calcagno, Branko Zavrsan, Selene Caramazza, Andrea Pennacchi
Regia: Davide Del Degan
Italia, 2020
Durata: 85’

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Sull'autore

Paolo Perrone

Giornalista professionista, critico cinematografico, curatore di rassegne e consulente alla programmazione, è direttore responsabile della rivista Filmcronache e autore di numerosi saggi sul cinema. Per Le Mani ha scritto Quando il cinema dà i numeri. Dal mathematics movie all'ossessione numerologica.