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PELLIZZA PITTORE DA VOLPEDO (Francesco Fei)
Oltre il Quarto Stato

Un viaggio nella vita e nell’arte di Giuseppe Pellizza da Volpedo, pittore di grande talento purtroppo poco noto se non per il suo iconico Quarto Stato. 

Se è vero che Giuseppe Pellizza da Volpedo è sopratutto e quasi esclusivamente popolare per la sua iconica opera Quarto Stato (1901) è altrettanto vero che fu un prolifico e soprattutto eccellente artista. Ne dà documentazione e dimostrazione il film documentario di Francesco Fei, Pellizza Pittore da Volpedo, presenatto prima alla Festa del Cinema di Roma 2024 e poi in questi giorni nelle sale. Attraverso una ricognizione esistenziale e professionale del pittore, che mai lasciò il borgo natìo nell’Alessandrino se non per gli studi all’Accademia di Brera a Milano e qualche incursione tra Roma e Firenze, il documentario riesce a penetrare il suo cuore pulsante creativo ben inserendolo nel contesto storico-sociale e politico in cui si espresse. Per ottenere questo risultato, probabilmente orientato a un grande pubblico, Fei imposta il suo testo biografico utilizzando la sovrapposizione e giustapposizione di tre forme narrative: da una parte, la lettura degli scritti lasciati dallo stesso Pellizza in forma diaristico-riflessiva attraverso la voce di Fabrizio Bentivoglio visibile nello studio del pittore, dall’altra, gli interventi di storici e critici d’arte così come di galleristi che commentano vita e attività dell’artista, e infine ricostruzioni in bianco e nero della sua persona mentre dipinge o semplicemente riflette nel suo studio. Il tutto intervallato da molte immagini contemporanee e del primo Novecento dei medesimi ambienti frequentati da Pellizza, per lo più Volpedo e la campagna circostante,  accompagnate dal vociare verosimile della sua epoca. In altre parole, il regista fiorentino “mette in forma la forma d’arte” attingendo dal proprio sguardo gli espedienti estetico-narrativi più adatti ma anche più complementari fra loro per restituire la complessità di una figura tanto interessante quanto misteriosa.  Il film, prodotto dallo stesso Fei attraverso la sua Apnea Film, con la partecipazione di varie realtà fra enti, associazioni, fondazioni museali così come amministrative locali, è distribuito dalla specializzata Nexo Digital nell’ambito della sua nuova  Stagione della Grande Arte al Cinema.

Regia: Francesco Fei

Italia 2024

Durata: 74′

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Sull'autore

Anna Maria Pasetti

Anna Maria Pasetti Milanese, saggista, film programmer e critica cinematografica, collabora con Il Fatto Quotidiano e altre testate. Laureata in lingue con tesi in Semiotica del cinema all’Università Cattolica ha conseguito un MA in Film Studies al Birkbeck College (University of London). Dal 2013 al 2015 ha selezionato per la Settimana Internazionale della Critica di Venezia. Si occupa in particolare di “sguardi al femminile” e di cinema & cultura britannici per cui ha fondato l'associazione culturale Red Shoes. . Ha vinto il Premio Claudio G. Fava come Miglior Critico Cinematografico su quotidiani del 2020 nell’ambito del Festival Adelio Ferrero Cinema e Critica di Alessandria.