News Festival Venezia 73

QUIT STARING AT MY PLATE (Hana Jušić)

Marijana ha 24 anni, ma non ha mai conosciuto la sua giovinezza. Vive con la famiglia a Sibenik, in Croazia, in un appartamento piccolo e angusto che pare una prigione. Trascorre la sua quotidianità soffocando i rimproveri e le offese gratuite dei genitori, ai quali fanno eco le critiche di un vicinato curioso e impertinente. Marijana è cresciuta nell’assenza di spazi: non può concedersi nemmeno di occupare il bagno e deve condividere la stanza con un fratello considerato ritardato. Anche fuori di casa non trova la luce: non può uscire, non ha amici, non dialoga con le colleghe. L’educazione familiare l’ha irrigidita dentro e fuori.

Quando il padre autoritario viene colpito da un ictus, Marijana sembra poter iniziare a scegliere e a dire di no. La fretta di scoprire il mondo fuori la porta anche a frequentare degli sconosciuti e concedere il suo corpo.

Lasciando il finale aperto, la regista ci presenta un “pezzo” di storia di una famiglia croata contemporanea, cogliendo sfumature drammatiche molto realistiche, per un risultato efficace. Di certo mostrando un lato decadente e quasi “fastidioso” della Croazia del sud.

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Sull'autore

Marta Meneguzzo