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“THE KINGDOM” DI LARS VON TRIER
L'Imponderabile che sfida la scienza, ieri come oggi

Tanto tempo a casa significa anche tanto tempo per pensare, e cercare stimoli a nuove riflessioni sul momento epocale che stiamo vivendo. Il cinema ci viene in aiuto, come sempre, e in una prolungata clausura domestica ci vengono incontro anche le serie tv, avvantaggiate dalla nostra maggiore disponibilità e dal nostro bisogno di “più immagini” per occupare la testa.

Claudio Gotti e Matteo Marino, collaboratori di “Filmcronache”, hanno appena sfornato “Il mio terzo dizionario delle serie tv cult” per Becco Giallo Editore, con schede approfondite, che attraversano i prodotti di questo genere televisivo dagli anni Novanta ad oggi.

In mezzo troviamo anche “The Kingdom – Il Regno” di Lars von Trier (Produzione Danimarca: 1994 prima serie – 1997 seconda serie), analizzata da chi scrive, che vi consiglio di riscoprire in questi giorni, non solo perché creata da un autore in grado di declinare temi universali trascendendo il tempo e lo spazio in cui prendono vita le storie, ma anche perché tratta questioni stringenti nella nostra situazione.

Il corona virus ci angoscia perché è un fenomeno fuori controllo, non sappiamo come è arrivato, né come si comporterà, che conseguenze ci saranno nella nostra vita, di chi ci potremo “fidare” una volta usciti dalla quarantena, visto che non saremo tutti immuni, e chi non lo è resta sempre potenzialmente contagiabile. In questa dimensione d’incertezza siamo obbligati ad accettare l’imponderabile, che in “The Kingdom” si scontra proprio con la scienza in ambito medico, protagonista assoluta anche nell’attuale lotta al corona virus.

“Il regno” è l’ospedale reale di Copenaghen, governato da logiche politiche non troppo distanti da quelle italiane, terreno fertile per trame su interessi personali, che diventano paradigmatiche dei vari “tipi” umani incarnati dai personaggi. L’umiltà dei due lavapiatti nelle cucine interrate del nosocomio è la chiave per decifrare il presente, nella serie come nella nostra realtà. Loro rappresentano i puri di cuore, che erediteranno il Regno dei cieli.

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Sull'autore

Elena Grassi

Laureata in Scienze delle comunicazione all’Università di Trieste, ha conseguito il master in Educazione audiovisiva e multimediale e il Dottorato di Ricerca in Scienze Pedagogiche all’Università di Padova. Giornalista e critico cinematografico, lavora da educatore audiovisivo per enti pubblici e privati ed è consulente per l’Acec del progetto Junior Cinema.