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EXPLANATION FOR EVERYTHING (Gábor Reisz)
Notte prima degli esami a Budapest

Notevole l’opera dell’ungherese Gábor Reisz, in concorso Orizzonti, Explanation for everyting (Magyàrazat mindenre). Narrando la vicenda dell’esame di maturità di un giovane di Budapest, il regista mette in luce le criticità di una società in bilico tra un isolamento pericoloso e il desiderio di aprirsi all’Europa e al mondo. I nazionalismi negli stati dell’est sono una questione che emerge in diversi film del concorso veneziano, con sfumature più o meno gravi. Explanation for everything mostra come un piccolo fatto, manipolato – anche con ingenuità – da chi è in cerca di notorietà, possa in fretta diventare un caso in preda all’opinione pubblica.
Nel susseguirsi dei capitoli del film seguiamo la vicenda di Abel, studente liceale, che cerca di concentrarsi sugli esami finali, mentre si sta rendendo conto di essere innamorato di Janka, la sua migliore amica. A sua volta, Janka è innamorata, non corrisposta, di Jakab, il brillante professore di storia, sposato, che ha avuto in passato un diverbio con il padre Abel. Il padre architetto e il professore con ambizioni da filmmaker, sono politicamente agli opposti: il primo conservatore, il secondo liberale e progressista. Abel arriva del tutto impreparato all’esame, fa scena muta, anche quando il suo docente chiede il motivo per cui porta sulla giacca la coccarda del tricolore nazionale. Questo piccolo fatto diventa il pretesto per alzare il volume delle tensioni politiche nel quartiere. Prima attira una giovane giornalista in cerca di notizie che possano creare polemica e poi l’interesse dei media nazionali.
L’Ungheria vive un quotidiano clima di tensione e soffocamento che porta molti a lasciare il paese per trovare condizioni econimiche e di giustizia migliori. I nazionalisti accusano l’Unione Europea di essere la causa dei loro mali, chi si allontana desidera vivire nella libertà e nel tenore di vita dell’Europa.
Questo inasprirsi della politica ungherese ha cambiato il significato di un simbolo di unità nazionale. In occasione dell’anniversario della Guerra d’Indipendenza del 1848, una delle celebrazioni più importanti in Ungheria, è consuetudine indossare una coccarda. L’esibizione delle spille tricolore da parte dai nazionalisti durante gli eventi e le manifestazioni di partito ha cambiato sensibilmente il significato di questo simbolo negli ultimi vent’anni. Chi la indossa è considerato un sostenitore della nazione e chi non la indossa è invece un traditore. Questa acredine è divenuta intergenerazionale. L’Ungheria non ha trovato un punto di equilibrio che le permetta di mantenere i valori nazionali senza parlare di patria, i valori culturali senza parlare di tradizioni e i valori umani senza farli diventare fazioni.
Sull’onda delle ulteriori pressioni del governo ungherese sul mondo dell’arte e della cultura, etichettati come nemici della patria, nel 2021 il regista ha scritto questo film delicato ma potente, racchiuso in un formato domestico, il 4:3, per accompagnarci a comprendere quanto il cammino dell’Europa sia ancora lungo da percorrere.

EXPLANATION FOR EVERYTHING
Titolo originale: MAGYARÁZAT MINDENRE

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Sull'autore

Simone Agnetti

Simone E. Agnetti, Brescia 1979, è Laureato con una tesi sul Cinema di Famiglia all’Università Cattolica di Brescia, è animatore culturale e organizzatore di eventi, collabora con ANCCI e ACEC, promuove iniziative artistiche, storiche, culturali e cinematografiche.