Venezia 80 Filmcronache

IL PARADISO BRUCIA (Mika Gustafson)
I giorni selvaggi di tre sorelle svedesi abbandonate

Il Paradiso brucia (Paradise is burning) si presenta come un film di grande energia, una pellicola di sorellanza in un mondo in cui le figure adulte sono marginali, assenti e immature.

Mika Gustafson, nella sua opera prima, porta lo spettatore in un benestante quartiere operaio in Svezia, sul finire dell’anno scolastico, luogo in cui abitano le sorelle Laura (sedici anni), Mira (dodici anni) e Steffi (sette anni). Le tre ragazze vivono di espedienti, abbandonate dalla madre fuggita di casa e senza una figura tutrice ad accudirle. La loro vita è selvaggia e anarchica. Si accompagnano in continue scorribande ad un gruppo misto di ragazzi e ragazze del luogo, vivendo ogni avventura alla ricerca del continuo piacere e divertimento. Le ripetute effrazioni nelle case con piscine, i furti al supermercato, la scaltrezza nel muoversi in quei luoghi, permette alle tre ragazze di sopravvivere bene senza un’adulto di riferimento. Quando i servizi sociali convocano un incontro, la sorella maggiore cerca di trovare una figura che finga di essere la loro madre, per evitare che il loro gioco sia scoperto e vengano date in affido e separate. Laura tiene segreta la minaccia per non preoccupare le sorelle più piccole ma, mano a mano che si avvicina il giorno dell’incontro, sorgono nuove problematiche, che costringono le tre ragazze a porre fine al loro stile di vita senza regole. Laura lega con Hanna (Ida Engvoll), una donna sposata con un figlio, che desidera fortemente fuggire dalla gabbia famigliare e trova nella ragazza una compagna di giochi con cui condivide una adolescenza perduta.

Le tre giovani interpreti Bianca Delbravo, Dilvin Asaad, Safira Mossberg sostengono con molta energia i loro ruoli e sono il vero pilastro del film. La regista avrebbe potuto andare oltre la carrellata di esempi di maturità/immaturità dei vari personaggi messi in scena, uscendo da questa dualità per provare ad approfondire i contenuti esposti. Purtroppo restiamo intrappolati nelle dinamiche di un eterno “paese dei balocchi” o di un villaggio dei “bambini sperduti” nell’attesa che l’inevitabile accada.

Titolo originale: PARADISET BRINNER
Titolo internazionale: PARADISE IS BURNING

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Sull'autore

Simone Agnetti

Simone E. Agnetti, Brescia 1979, è Laureato con una tesi sul Cinema di Famiglia all’Università Cattolica di Brescia, è animatore culturale e organizzatore di eventi, collabora con ANCCI e ACEC, promuove iniziative artistiche, storiche, culturali e cinematografiche.