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JANG-E JAHANI SEVOM (TERZA GUERRA MONDIALE) di Houman Seyedi
Un film nel film, iraniani che interpretano ebrei e nazisti

Incuriosisce la scelta del regista iraniano Houman Seyedi di rappresentare un campo di concentramento nazista in una produzione cinematografica persiana. Jang-e Jahani Sevom (Terza Guerra Mondiale) è un film che per la prima parte stupisce per originalità: ha il tono serio e al tempo stesso comico che solo un film che racconta di iraniani che interpretano ebrei e nazisti può dare. Nella finzione gli attori, presi dalla strada, sono inconsapevoli di ciò che fanno, non sanno come farlo e perché lo fanno. Tra questi Shakib, un lavoratore a giornata senza fissa dimora, che non si è mai ripreso dalla perdita della moglie e del figlio in un terremoto avvenuto anni prima. Da tempo ha iniziato una relazione con una donna sordomuta, Ladan, protetta da due uomini violenti. Shakib inizia casualmente a lavorare nel set di un film sulla Seconda Guerra Mondiale: prima come operaio, poi come guardiano e, infine, come attore. Da comparsa diventa, incredibilmente, il protagonista, Hitler. Quando Ladan viene a saperlo, chiede all’uomo ospitalità. Il piano di Shakib per nascondere la prostituta sul set ha dei problemi e tutto diviene complicato, mandando all’aria la produzione del film. Rapidamente, dai toni della commedia amara si passa alla tragedia.

Sullo sfondo la denuncia delle condizioni di vita delle persone meno abbienti nell’Iran contemporaneo, la violenza e il peso della mancanza di libertà. La rappresentazione dei dittatori protagonisti del film (vedremo comparire anche Saddam Hussein) è metafora di una nazione ancora in bilico tra un sistema di uomini forti che la governa e il desiderio di cambiare tutto, di dare giustizia alle donne e pace sociale agli uomini. Il film dice senza dire, additando i dittatori delle altre nazioni come nemici dell’umanità.

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Sull'autore

Simone Agnetti

Simone E. Agnetti, Brescia 1979, è Laureato con una tesi sul Cinema di Famiglia all’Università Cattolica di Brescia, è animatore culturale e organizzatore di eventi, collabora con ANCCI e ACEC, promuove iniziative artistiche, storiche, culturali e cinematografiche.