Venezia 75 Schede Cinema Filmcronache

L’ENKAS (Sarah Marx)

I moventi sono gli stessi della nota serie tv Breaking Bad: necessità di soldi per problemi di salute, rifiuto dell’aiuto altrui, ricerca di una soluzione rapida e remunerativa, società e mondo ostile. Ma i nostri due protagonisti, soci in affari, invece di produrre anfetamine decidono di rivendere alle feste della ketamina veterinaria diluita, spostandosi con un furgone per truck food come copertura. Questa l’opera prima della regista francese Sarah Marx.
Il giovane Ulysse (Sandor Funtek) da poco scarcerato si trova davanti alla depressione della madre Gabrielle, malattia profonda e incurabile, alle bollette da pagare che continuano ad accumularsi e al desiderio di vivere una vita benestante.
Questo film vorrebbe essere “socialmente impegnato”, dando voce alle persone comuni che, pur non essendo veri criminali, sono state costrette a intraprendere strade illegali. Vorrebbe anche rappresentare un tessuto sociale realistico e complesso di legami sociali e familiari, vite vissute sul filo tra il legale e l’illegale.
Questo mondo però appare molto finto, romanzesco e artefatto, il film non esplode nel cinema di genere, quello delle malaborgate e della criminalità e non va a fondo nell’intento autorale. Vorrebbe essere un cinema di denuncia, ma senza riuscirsi. Così la pellicola soffre e neppure l’apporto del bravo attore Sandor Funtek riesce a dare quel guizzo che il film poteva avere.
Eppure l’idea di partenza era buona (spaccio, feste, copertura, furgone per i panini, motivazioni forti), anche se, come dicevamo, il richiamo a cose già viste è inevitabile. Poteva osare di più Sarah Marx e concedere al suo film più momenti da poliziesco e da criminal movie, accantonando le aspirazioni di realismo di cui il soggetto non aveva bisogno: il film ne avrebbe di certo giovato.

 

L’ENKAS
Regia: Sarah Marx
Interpreti: Sandor Funtek, Sandrine Bonnaire, Virginie Acariès, Alexis Manenti
Francia
85’

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Sull'autore

Simone Agnetti

Simone E. Agnetti, Brescia 1979, è Laureato con una tesi sul Cinema di Famiglia all’Università Cattolica di Brescia, è animatore culturale e organizzatore di eventi, collabora con ANCCI e ACEC, promuove iniziative artistiche, storiche, culturali e cinematografiche.