Un film delicato e per nulla banale, The man who surprised everyone si presenta come una pellicola dal forte realismo, che sottende un tema fiabesco e mitologico, quello dell’inganno della morte.
Egor è una diligente guardia forestale che lavora nella taiga siberiana. Buon padre di famiglia, è rispettato dai suoi compaesani ed è in attesa di un secondo figlio dalla moglie Natalia. Un giorno però Egor scopre di avere un cancro e due soli mesi di vita: né la medicina tradizionale né qualche rito sciamanico possono salvarlo. Alla fine, senza altre opzioni a disposizione, compie un ultimo disperato tentativo per ingannare la morte e vincere la malattia: sceglie di assumere l’identità di una donna. La sua trasformazione scatena morbose attenzioni, derisione e violenza nei suoi confronti nella piccola comunità rurale. Eppure Egor non cede, resta donna per nascondersi al flagello.
Il film si rifà a leggende antiche della russia, in cui l’uomo cerca di resistere alla morte e ingannarla, e si basa sui ricordi della regista Natasha Merkulova, legati alla sua infanzia in Siberia, al villaggio in cui è cresciuta, alle persone che ha incontrato e alle storie narrate in quei luoghi. All’intenzione originale si aggiunge una ottima tenuta registica e la capacità di cogliere volti, sentimenti e pensieri di una terra e di un popolo, mettere in evidenza quanto la diversità faccia paura e quanta brutalità l’uomo possa nascondere nel suo animo.
Solo l’amore infinito della moglie e della famiglia d’appartenenza permettono all’uomo di non soccombere alla sua scelta radicale.
TCHELOVEK KOTORIJ UDIVIL VSEH (L’UOMO CHE SORPRESE TUTTI)
Regia: Natasha Merkulova, Aleksey Chupov
Interpreti: Evgeniy Tsiganov, Natalya Kudryashowa
Russia, Estonia, Francia
105’