Imelda Marcos, spregiudicata first lady delle Filippine durante la dittatura del marito, torna in politica per aiutare la candidatura del figlio alla vicepresidenza. Il documentario ripercorre il passato e scruta il presente, alternando immagini di repertorio a un’intervista alla donna e alle sue oppositrici, oltre a scene e interviste della situazione attuale. C’è una frase che pronuncia Imelda che sintetizza l’intera parabola del film: «la percezione è reale, la verità no». Tutto ciò è dimostrato dai fatti: Imelda restituì un’immagine di successo, di trionfo, di benessere, attraverso i suoi vestiti sgargianti, le sue donazioni di denaro ai bambini, e nascose così il potere autoritario che esercitava, facendo imprigionare o uccidere gli oppositori e dissipando enormi quantità di denaro destinate alla popolazione. Emblematico il caso degli animali del Kenya che per capriccio volle con sé e per farlo sfrattò centinaia di famiglie da un’isola. Divenne poi la regina delle scarpe, più di tremila paia, e dei vestiti di lusso, dei gioielli costosissimi.
Non è solo una storia privata quella di Imelda, è la storia del potere, dei fascismi che irretiscono le persone, e dell’opposizione tenace di pochi. Soltanto la cultura e l’istruzione possono permettere di creare i dovuti anticorpi nella popolazione perché fenomeni come questo non si ripresentino. Nelle Filippine non hanno fatto in tempo: è tornato un presidente – una dinastia – autoritario quanto il precedente, ma è un monito per tutti, sempre.
E poi c’è uno straordinario ritratto di donne che sono le vere protagoniste del film, in negativo e in positivo. È donna, con i suoi stereotipi di seduzione e bellezza, Imelda, che ripete ossessivamente di essere stata la madre di tutti, ma sono donne anche le più tenaci oppositrici del regime, che hanno dovuto subire violenze e torture per questo, e che nonostante tutto continuano a far sentire la loro voce. “Non ascolto le donne”, dice lo spaccone presidente eletto, eppure ascoltarle e capirle anche nei loro eccessi forse sarebbe il primo passo per un mondo migliore.
THE KINGMAKER
di Lauren Greenfield
Durata: 100’
Usa