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CITIZEN K (Alex Gibney)

Citizen K racconta la storia controversa di Mikhail Khodorkovsky, oligarca russo degli anni Novanta caduto in disgrazia a causa dell’inimicizia di Putin. I titoli di testa alludono a un film d’invenzione presentando le personalità coinvolte come Eltsin o lo stesso Putin come personaggi interpretati da attori. Ma non lo è: è un documentario tradizionale che però ha un tema così forte per noi occidentali da apparire davvero come un giallo, un noir o un film di spionaggio.

Khodorkovsky dopo la caduta dell’Unione Sovietica approfitta cinicamente dell’ingenuità delle persone per arricchirsi in modo spropositato. Vive in un castello-fortino mentre fuori impazza un far west incontrollabile di assassinii e rapine. Ma il suo impero economico continua a crescere, si impossessa del mercato petrolifero con metodi non troppo trasparenti. Ma poi inizia a credere nella necessità di restituire alla gente parte della loro ricchezza. Fonda scuole e opere di bene e arriva a criticare Putin sfidandolo pubblicamente. Perciò viene arrestato, sottoposto a due processi farsa e condannato al carcere in Siberia, dove resterà diversi anni. Ne uscirà rinforzato nelle sue idee e nei suoi intenti filantropici (oltre che con una ingente ricchezza risparmiata alla disgrazia), emigrerà a Londra e da lì comincerà una compagna non solo e non tanto contro Putin, a suo dire, ma per la formazione delle coscienze democratiche in Russia, nonostante i misteriosi assassinii, avvelenamenti, perquisizioni che colpiscono i suoi più vicini collaboratori.

Insomma si tratta davvero di un personaggio da romanzo, la cui vita sarebbe incredibile se non fosse vera. Il documentario mantiene in parte l’ambiguità della figura anche se ne subisce inevitabilmente il carisma. Ma se il protagonista non è giudicato, non è così per Putin che è rappresentato in tutta la sua arroganza dittatoriale.

CITIZEN K
di Alex Gibney
Durata: 128’
Regno Unito, Usa
Interpreti: Mikhail Khodorkovsky, Vladimir Putin, Leonid Nevzlin, Boris Berezovsky, Igor Malashenko, Anton Drel, Boris Yeltsin

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Sull'autore

Alessandro Cinquegrani