Un’edizione quanto meno interlocutoria, quella andata in scena al Lido, con temi di stretta attualità portati sullo schermo dai ventuno titoli in gara, ma con esiti cinematografici, non di rado, inferiori a tali, intriganti premesse. Il bilancio del concorso di Venezia 81 risulta dunque tra poche luci e parecchie ombre, e lo stesso Leone d’oro assegnato a The Room Next Door di Pedro Almodóvar (guarda qui la videorecensione), in cui una scrittrice e una reporter di guerra si ritrovano a distanza di anni, con una delle due amiche colpita da una malattia terminale e l’altra ad accompagnarla nella sua volontaria rinuncia alla vita, colloca sotto i riflettori un film aderente al cinema del regista spagnolo, da sempre interessato all’esplorazione della psicologia femminile, ma non associabile ai suoi lavori più riusciti.
I premi di Venezia 81
Se il Leone d’argento per la migliore regia attribuito a Brady Corbet per il fluviale The Brutalist (qui la videorecensione), sull’illusorietà del sogno americano, sottolinea il talento e l’ambizione del regista statunitense, e se il Premio per la migliore sceneggiatura conferito ad I’m still here di Walter Salles riconosce il valore del film del regista brasiliano, incentrato sul tema dei desaparecidos, il Gran premio della giuria consegnato a Maura Delpero per il suo emozionante Vermiglio riprende e rilancia la lezione di Ermanno Olmi attraverso un racconto in quattro stagioni ambientato in Trentino, nell’ultimo anno della Seconda guerra mondiale, e focalizzato sulla numerosa famiglia di un piccolo villaggio di montagna.
Nel verdetto della giuria, presieduta da Isabelle Huppert, anche un Premio speciale ad April della georgiana Dea Kulumbegashvili, riflessione introspettiva e amara, ma stilisticamente rilevante, sull’interruzione di gravidanza. Coppe Volpi, infine, a Vincent Lindon, protagonista di Jouer avec le feu, e a Nicole Kidman per il deludente Babygirl.
CITATI IN QUESTO ARTICOLO:
– VERMIGLIO, la videorecensione da Venezia 81
– APRIL, la videorecensione
– JOUER AVEC LE FEU, la videorecensione
– BABYGIRL, la videorecensione da Venezia 81